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Chi sono i bambini soldato dell’Isis

Secondo le Nazioni Unite, a febbraio del 2014 circa 300mila bambini erano usati come soldati da gruppi militari nel mondo; ragazzi con un’età inferiore ai 18 anni, arruolati per impugnare armi, cucinare, recapitare messaggi o servire sessualmente i soldati.

Il rapporto dell’Assemblea generale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha calcolato che circa 50 gruppi armati e otto governi hanno arruolato bambini soldato negli ultimi mesi. Il fenomeno è presente in Paesi come Afghanistan, Colombia, Costa d’Avorio, Filippine, India, Irak, Libano, Libia, Mali, Myanmar, Pakistan, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Sudan, Sudan del Sud, Siria, Thailandia e Yemen.

FORZA MILITARE ED ECONOMICA

Nonostante le cifre non siano spesso esatte, è chiaro il motivo per cui i bambini sono reclutati in guerra: si tratta di una forza militare economica e ubbidiente, che non pensa alle conseguenze dei propri errori, mangia meno, ha più resistenza ed è facile da sostituire.

Un servizio recente della BBC racconta la storia di un bambino di 13 anni arruolato dallo Stato Islamico. Sorridente, con una felpa grigia e i cappelli ricci, Abu Hattab, come vuole essere chiamato, è nato in Siria e dall’anno scorso è entrato a far parte del gruppo jihadista Sham al Islam. Davanti alla telecamera cambia espressione e indossa un vestito mimetico e ha il volto coperto.

L’IMPEGNO DIGITALE

Abu Hattab ha preso lezioni di sharia e ha imparato ad usare le armi. Orgoglioso, fa vedere fotografie con i mitra in mano. La formazione dell’Isis include del tempo collegato a internet, guardando diversi video jihadisti e parlando su Facebook con altri militanti in Irak e Siria. Molti dei suoi coetanei lo contattano su Facebook e gli mandano fotografie e notizie. Vogliono anche loro far parte dell’Isis. Il gruppo terrorista ha recentemente pubblicato un video su Youtube dal titolo “Cuccioli di Isis”: una truppa di bambini in divisa militare con armi in mano e la bandiera dello Stato Islamico.

ARRUOLAMENTO VIA FACEBOOK

“Mi piace lo Stato islamico perché chi segue la Sharia uccide infedeli, sunniti e chi ha lasciato l’Islam… Le persone uccise dall’Isis sono agenti americani. Dobbiamo decapitarli, come dice Allah nel Corano”, spiega il bambino alle telecamere della Bbc. Abu Hattab racconta che tra pochi giorni andrà a Raqqa in Siria per diventare un giovane soldato dell’Isis. “Prima andavo al parco e in spiaggia. Oggi so che era sbagliato e ho preso il cammino corretto”, ha detto.

La mamma di Abu Hattab ha detto che avrebbe voluto che suo figlio fosse diventato pilota di aerei, ma che se morirà in nome dell’Islam sarà molto orgogliosa e felice.

LO STIPENDIO FISSO

Un altro video diffuso sui social network narra la storia di due fratelli di 13 e 15 anni reclutati da Jabat al-Nusra, cellula di al-Qaeda in Siria. Mohammed, di 21 anni, aveva intimato ai suoi fratelli di non far parte dell’organizzazione. “Dovevano andare a scuola, ma al-Nusra offre loro 100 dollari al mese per combattere. Li porta in un campo di addestramento in cambio della propria infanzia”.

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