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Che succede tra Passera e Maroni

Milano, Torino, Roma. Non conosce soste l’attivismo di Corrado Passera. Spesso con la scusa di presentare con la moglie Giovanna Salza il libro “Io Siamo, l’ex manager divenuto politico continua a tessere la tela del movimento Italia Unica, che dal prossimo anno si trasformerà in vero e proprio partito secondo i passeriani, detti anche passerotti.

Mercoledì 19 novembre Passera sarà l’ospite d’onore al Circolo Aniene a Roma. Si parlerà del libro (alla presenza tra gli altri di Gianni Letta e Walter Veltroni), ma anche e soprattutto delle sue ambizioni a essere l’anti Renzi. Ambizioni che sta coltivando con una certa passione, nonostante i principali leader nazionali dei partiti di centrodestra lo snobbino alquanto e l’uscita da Italia Unica del suo ex braccio destro, Mario Ciaccia.

L’appuntamento romano segue una recente cena a Torino in cui l’ex ministro dello Sviluppo economico nel governo Monti ha incontrato esponenti politici, imprenditoriali e finanziari che sono stati ricondotti a posizioni vicine a quelle di Passera. C’erano ad esempio l’ex banchiere ed ex banchiere liberale Enrico Salza, già presidente della Compagnia di San Paolo (azionista di Intesa), l’ex vicepresidente del Csm, l’avvocato Michele Vietti, e Simone Perillo, direttore generale della montezemoliana Italia Futura.

Ma come già notato da Formiche.net, Passera sta solcando tutte le varie anime del centrodestra per tastare il polso sulla sua leadership in pectore. In questa prospettiva – che non tutti, come detto, vedono di buon grado – si osservano diversi segnali di attenzione e di reciproca stima tra l’ex capo azienda di Poste e Intesa e quegli esponenti del Carroccio che non sono entusiasti della linea barricadera, movimentistica e anti euro incarnata dal segretario Matteo Salvini.

Se le sintonie politiche tra Passera e il sindaco di Verona, Flavio Tosi, sono note e certificate anche da dichiarazioni pubbliche, meno noti sono i pour parler che il fondatore di Italia Unica ha avuto negli ultimi tempi con altri esponenti di primo piano del Carroccio, dell’area dialogante e istituzionale, come Giancarlo Giorgetti, tra i massimi esperti di economia e fisco della Lega bossiana ora soppiantato da Claudio Borghi Aquilani nel ruolo pensatore economico di riferimento del Carroccio salviniano, e come il governatore della Lombardia, Roberto Maroni.

Nessuna sinergia in vista tra Maroni e Passera in chiave locale, per i prossimi appuntamenti elettorali in Lombardia. I pour parler, assicurano fonti convergenti, riguardano programmi, assetti e futuro del centrodestra (unitario, se possibile).

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