La mia solidarietà al ministro Giuliano Poletti. E’ soggetto a un linciaggio fotografico indecente e strumentale. Di lui si può dire che ha partecipato a cene romane dove c’erano anche persone di quel mondo che gravita tra la politica e gli affari, attività che non sono di per sé “farina del diavolo”. Non si dimentichi mai che la responsabilità penale è personale e che ogni cittadino si presume innocente fino a quando non passa in giudicato una sentenza di condanna. Comunque, anche per Poletti vale il proverbio: “Dagli amici mi guardi Iddio…”.
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Rapporto CENSIS: in questi anni le famiglie italiane hanno evidenziato la loro incertezza per il futuro riducendo i consumi e smantellando gli investimenti, che sono tornati ai livelli del dopoguerra. Le famiglie, nei sette anni della crisi, hanno aumentato di quasi il 5% le disponibilità liquide che ammontano ad oltre 1200 miliardi di euro. Anche il sistema delle imprese ha tenuto questa linea di condotta: le risorse liquide sono aumentare del 17% dal 2007. Conclusione: siamo un Paese dal capitale “inagito” a causa di una sospensione delle aspettative.
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Siamo un Paese che non è in grado di utilizzare al meglio il nostro grande patrimonio culturale. In Italia gli occupati nel settore sono 304mila (1,4% del totale) contro i 755mila del Regno Unito e i 670mila in Germania.
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Gli immigrati titolari di impresa nei sette anni di crisi sono aumentati del 31%, addirittura del 34% nei negozi di frutta e verdura. Alla faccia dei trucidi di Tor Sapienza.
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Matteo Salvini? Chi era costui?
