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Isis, ecco i numeri aggiornati del terrore

La fine dell’anno è sempre un momento per fare bilanci. Purtroppo, quello del 2014 non è positivo, soprattutto in Medio Oriente, dal secondo semestre in poi. Secondo l’Osservatorio siriano dei diritti umani, l’organizzazione terroristica Stato Islamico (Isis) ha giustiziato 1878 persone dal 28 giugno, quando è stato proclamato il Califfato in Siria e Irak e sono aumentati gli attentati e atti di violenza.

CONTRO DONNE E BAMBINI

La spettacolarizzazione della violenza e dell’orrore di Isis non fa distinzioni. I dati del rapporto presentato ieri dall’ong indicano che 1175 delle persone uccise erano civili, tra cui quattro minorenni e otto donne. Altre 930 delle vittime appartenevano alla tribù Al Sahitat, che ha resistito all’avanzata di Isis nella provincia di Deir al Zor. La maggior parte sono stati decapitati, sgozzati e lapidati.

SENZA CONFINI REGIONALI

Da giugno ad oggi, Isis ha ucciso anche 120 membri dell’organizzazione. Dalle ricerche sembra che si trattava di stranieri che sono stati fermati quando cercavano di rientrare al Paese di origine. Circa 50 ufficiali e soldati sostenitori del governo siriano sono stati assassinati.

Questi omicidi contabilizzati dall’osservatorio sono stati registrati principalmente nelle province di Der al Zir (est della Siria), al Raqa (nordest), Al Hasake (nordest), Aleppo (nordest), Homs (ovest) e Hama (ovest). Circa 81 delle vittime erano ribelle di altre frazioni dell’organizzazione come Fronte al Nusra, una filiale di Al Qaeda in Siria.

L’Osservatorio ha avvertito che molto probabilmente la cifra è più alta perché ci sono centinaia di persone scomparse e di quasi un migliaio di membri della tribù Al Shahitat.

RECORD DI TWEET

Ma i record di Isis sono anche economici e mediatici. Secondo l’International Business Times, Isis è diventata in poco tempo l’organizzazione terroristica più ricca al mondo con un patrimonio di circa 2 miliardi di dollari.

Controlla circa 56mila chilometri tra Irak e Siria, un’area con sei milioni di abitanti. L’ambizione è quella di espandersi in Giordania, Israele, Palestina, Libano, Kuwait, Turchia e Cipro. Isis conta con 80mila combattenti, quasi tutti iracheni e siriani, ma anche 1800 occidentali. Alcuni analisti sostengono che dopo Israele, Isis è l’organizzazione militare più potente in Medio Oriente.

Isis è anche molto influente sui social media. In un giorno può avere più di 40mila tweet di sostegno alle sue terrificanti azioni.

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