Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Metroweb, cambi di programma nella partita tra Telecom e Vodafone?

F2i non dismetterà la sua quota di maggioranza di Metroweb. Ma la partita tra Telecom Italia e Vodafone per l’ingresso nella società della fibra resta ancora aperta.
Per mesi il destino di Metroweb, controllata da F2i, il Fondo italiano per le infrastrutture (53,8%) e da Fsi, il Fondo strategico italiano (46,2%), rispettivamente partecipato e controllato da Cassa depositi e prestiti, è sembrato dipendere dal nome del possibile compratore della quota di controllo dell’azienda.

IL PIANO DI F2I

Il Fondo Italiano per le Infrastrutture partecipato dalla Cdp e controllato da banche non avrebbe dunque nessuna intenzione di dismettere le sue quote. Anzi, secondo alcune indiscrezioni pubblicate ieri mattina dal quotidiano La Repubblica, sarebbe intenzionato a valorizzare ulteriormente la sua quota. Come? “Con un progetto industriale di lungo periodo. Questo significa che F2i è disponibile a valutare l’ingresso di un operatore tlc qualificato, ma con una governance che garantisca parità di potere decisionale a tutti gli azionisti”, ha scritto Luca Pagni.

IL NODO DEL CONTENDERE

Telecom Italia e Vodafone, i due operatori in trattativa da mesi con Metroweb per aver inviato una manifestazione di interesse per l’ipotetica quota dimissionaria, saranno valutati sulla base delle garanzie del piano industriale proposto, per discutere dei quali l’amministratore delegato di F2i Renato Ravanelli ha incontrato a inizio mese Marco Patuano, ad di Telecom Italia, e successivamente Aldo Bisio, ad di Vodafone Italia.

LA LINEA COMUNE CON FSI

“Sulle infrastrutture vogliamo essere nella partita. La possibilità invece che faccia il suo ingresso un nuovo socio, con una quota di minoranza, attraverso un aumento di capitale riservato c’è, ma finora è una delle modalità possibili, non è stata presa alcuna decisione”, ha detto una fonte vicina al gruppo consultata da AdnKronos.
“Una linea su cui ci sarebbe anche la convergenza con il Fondo Strategico”, ha sottolineato Pagni su Repubblica.

L’INTERESSE DEL GOVERNO

La partita di Metroweb è centrale anche a Palazzo Chigi, dove recentemente è allo studio il futuro della rete di nuova generazione e dove appena una settimana fa si sono confrontati, con ampie divergenze, il sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli, il consulente del premier Yoram Gutgeld, il vicesegretario generale della presidenza del Consiglio Raffaele Tiscar e Franco Bassanini, presidente della Cassa depositi e prestiti.
Le ipotesi al vaglio degli esperti del governo oscillerebbero tra la possibilità avanzata da Tiscar, di fare di Metroweb il nucleo della società per la rete di nuova generazione con il coinvolgimento di tutti gli operatori e quella invece non avversata né da Guerra né da Gutgeld, di affidare un ruolo di primo piano a Telecom in cambio di particolari garanzie sui piani di investimento.

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter