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Sergio Mattarella visto dalla stampa estera

Nonostante sul motore di ricerca Google, alla voce “Italy president”, ancora viene fuori il nome del presidente del Senato, Pietro Grasso, i principali media internazionali hanno guardato con attenzione l’elezione del nuovo presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella. Anche se con qualche errore ortografico sul nome del presidente.

GRIGIO, LA TONALITÀ DELLA CORRETTEZZA 

“L’Italia ha eletto il presidente, rimuginando a favore di un cambiamento di ruolo”, ha titolato il New York Times. Il quotidiano americano sostiene che gli elettori italiani hanno scelto Sergio Mattarella, “un politico e veterano giudice costituzionale giudice come presidente, un posto che dovrebbe essere ridefinito durante il suo mandato”. Per completare l’articolo, è stato sentito il commentatore politica del settimanale L’Espresso, Marco Damilano, che ha spiegato che Renzi è azione, visibilità e comunicazione. Mattarella, d’altra parte, non parla spesso, e quando lo fa, lo fa come un intellettuale. Il suo pensiero non può essere contenuta in un tweet”. Per il giornalista italiano Mattarella è stato descritto come grigio, ma questa è la tonalità della correttezza. Per questo lui era la scelta ideale per Renzi in un momento in cui il sistema politico in Italia sta cambiando”, ha detto al New York Times.

RESTA L’IRRITABILITÀ

Per il Wall Street Journal, la scelta di Mattarella ha dato un importante impulso politico al premier Matteo Renzi. Ma restano tensioni all’interno del suo partito. “La vittoria (di Mattarella, ndr) ha portato una rapida conclusione ad un processo che in passato spesso si era dimostrato lungo e difficile e che è stato visto come un test chiave per la leadership di Renzi”, si legge sul quotidiano finanziario americano. Renzi può festeggiare una vittoria politica.. Ha unito il suo partito, mantenuto la coalizione e costretto Berlusconi in un angolo… ma non tutto è chiaro dal momento che Renzi e Berlusconi stanno ancora lavorando insieme su progetti di vasta portata per razionalizzare il sistema politico in Italia”, ha ricordato Vincenzo Scarpetta, analista politico della società londinese Open Europe intervistato dal Wall Street Journal.

NEMICO DELLA MAFIA

Per il Financial Times Mattarella è “il giudice siciliano… un fine giurista e un nemico della mafia. È stato scelto come prossimo presidente della Repubblica italiana, in uno schiacciante sfoggio di abilità e forza politica da parte di Matteo Renzi, il premier di centrosinistra che spingeva per la sua candidatura”. Secondo il quotidiano britannico il nuovo capo di Stato italiano “è abbastanza sconosciuto a livello internazionale, a parte un breve periodo come ministro della Difesa, ma è stato una costante della politica italiana dal 1980, quando la drammatica uccisione di suo fratello da parte della mafia lo ha spinto verso la politica”.

IL PRIMO PRESIDENTE SICILIANO

L’Irish Times si sofferma su un altro particolare personale di Mattarella: “Profilo: Sergio Mattarella, nuovo presidente d’Italia. Mattarella è un politico esperto, un costituzionalista convinto e il primo siciliano a ricoprire questo incarico”.  Mattarella è scritto in tutto l’articolo senza una t: Matarella. 

Il quotidiano ricorda con molti particolari la tragedia famigliare di Mattarella, quando suo fratello è stato ucciso dalla mafia: “Insieme con la moglie di suo fratello, Irma Chiazzese, Sergio Mattarella ha lottato per tirare fuori dalla macchina suo. Piersanti Mattarella morì tra le braccia del fratello poco dopo in ambulanza sulla strada verso l’ospedale. Per il resto della giornata, Sergio ha ricevuto le condoglianze di amici e colleghi in ospedale, con ancora indosso un maglione imbrattato di sangue del fratello”.

Stesso appunto si legge sul quotidiano spagnolo El Pais, che ricorda la lunga militanza di Mattarella nelle fila della Democrazia cristiana e il ruolo nella fondazione del Pd: “Sergio Mattarella – si legge – è il primo siciliano che sarà al Quirinale, è anche fratello di una vittima della mafia. Nel 1980, Cosa Nostra ha ucciso suo fratello, che era allora presidente della regione Sicilia”.

PREGI E DIFETTI

L’Irish Times ripercorre anche quelle che sarebbero pregi e difetti del nuovo presidente italiano: “Si dice spesso che un presidente italiano deve avere almeno quattro importanti qualità: una profonda conoscenza della scena politica nazionale, una comprensione intima della Costituzione, immagine a livello internazionale e un’empatia con l’opinione pubblica. Nel caso di Sergio Mattarella è più che adeguato per le prime due caselle. Cade invece sul fronte internazionale, dal momento che pochi osservatori esterni lo conoscono. Tuttavia, il presidente uscente Giorgio Napolitano, che si ritiene abbia calorosamente sostenuto la causa Mattarella, sostiene che visibilità internazionale ed empatia con la pubblica opinione si sviluppano con il lavoro”.

BERLUSCONI, IL GRANDE SCONFITTO

Il quotidiano francese Le Monde fa un resoconto dell’elezione di Mattarella e sostiene che il grande sconfitto è l’ex premier Silvio Berlusconi: Renzi si pensava legato mani e piedi dall’accordo sulle riforme con Berlusconi e ha messo il Cavaliere con le spalle al muro, presentando a Forza Italia un solo nome possibile”. E aggiunge: “Mattarella, giudice costituzionale, uomo dalla schiena dritta, che viene dall’ala sinistra della Dc, rappresenta tutto quello che Berlusconi detesta: rigore, freddezza, rispetto del diritto, convinzioni”.

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