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Benvenuti ad AltaRoma (con Umberto Pizzi)

Ieri c’è stato l’ultimo giorno di AltaRoma (oggi sfilano solo le scuole) che si è chiuso con la sfilata di Raffaella Curiel. La settimana dell’alta moda a Roma è stata decisamente scomoda, costringendoci a vagare tra un hotel ed un altro, (come si usava una decina di anni fa!) oltre che in una tensostruttura costruita per l’occasione dinanzi le sale dell’Auditorium (come se a Roma non ci fossero innumerevoli location strabilianti) e con un numero limitatissimo di posti all’interno. Così le ricche signore del jet set, della politica e dello spettacolo, si sono dovute “stringere” sulle panche per condividere in modo democratico lo spazio dedicato al parterre delle sfilate.

zingaretti curiel

Quindi, a parte il primo evento della sfilata di Giada Curti al St. Regis, ed un paio che si sono tenute all’Hotel Excelsior o all’Hotel Cavalieri Hiton, AltaRoma si è intervallata tra le sale del Museo MAXXI (usato solo per gli stilisti emergenti), ed il Palazzo delle Esposizioni dove si è svolta la performance di Gattinoni. Qui in un’immensa tavolata apparecchiata e calpestata da statuarie modelle, muse del connubio tra food e fashion, si stagliavano abiti di organza e tulle, adornati dai preziosi ed ironici accessori e nell’esaltazione del dettaglio sartoriale. Così il coinvolgimento totale dei sensi, dalla vista della performance espositiva all’olfatto inebriato dai profumi che la cucina di Antonello Colonna sfornava, ci ha allietato la mattinata di sole. A salutare Stefano Dominella e Guillermo Mariotto c’era il mondo dello spettacolo tutto, degli industriali e del jet set, oltre che la sua affezionata clientela della politica.

I SELFIE DI VALERIA MARINI AD ALTAROMA

Poi il venerdì, dopo questo esordio, si è andato ad affievolire nelle sfilate di Antonella Rossi e Camillo Bona che non riescono più a rinnovarsi ed a essere al passo con i tempi della couture internazionale. Si è ritrovata poi nuova linfa in serata nella collezione di Antonio Grimaldi, marchio capitolino in crescita dopo l’apertura del negozio a Via della Vite e la presenza alle sfilate parigine. Una passerella cosparsa di petali e fiori calpestati dalle eteree bellezze delle bionde modelle avvolte da abiti evocativi di una primavera ed uno splendore che ci fa sognare i red carpet più glamour della cinematografia internazionale.

GUARDA CHI C’ERA ALLA SFILATA DI ALTAROMA. FOTO DI UMBERTO PIZZI

Ieri il giorno conclusivo si è aperto con una sfilata “architettonica” di Sabrina Persechino, in omaggio alla costruzione in stile vittoriano del Crystal Palace e della Torre Eiffel, dove nella stampa grigio fumo, riportata sapientemente sui tessuti color ghiaccio, e attraverso molteplici nervature cucite nel tessuto, si rievocavano le strutture di metallo delle celebri costruzioni. Così il ferro forgiato veniva reinterpretato anche nella pelle, appositamente la serata a rombi reticolari.

RENATO BALESTRA E LA SCEICCA _resize

Poi nel pomeriggio, dopo la sfilata del veterano Balestra, che vedeva come al solito le prime file popolate da tutte le sue più affezionate clienti del mondo e nobiltà romana, e dopo aver assistito al rapido passaggio di un’esplosiva Valeria Marini all’evento del creativo napoletano Gianni Molaro (in una location sfarzosa e dall’ineguagliabile vista che si apre su Roma), abbiamo dovuto abbandonare la romantica sede per chiudere in bellezza nel tendone da circo con la Signora della moda italiana Raffaella Curiel. Qui, illuminata da uno scintillio di una blusa d’oro presenziava la fedele ammiratrice ed amica Clio Napolitano, adagiata tra il Presidente Zingaretti e la Presidente di AltaRoma, Silvia Venturini Fendi.

CLEO NAPOLITANO NICOLA ZINGARETTI _2_resize

Tutt’intorno dominava la scena il giornalismo italiano rappresentato dal fascino da Bianca Berlinguer, ben distante dalla Renata Polverini in tailleur nero seduta nelle vicinanze di Isabella Rauti. Accomodate sempre sulle panche, tra Elisabetta Marini e Marisa Stirpe, spiccava la nota eleganza di Elsa Martinelli. Ancora l’inossidabile Marina Ripa di Meana (ex Lante della Rovere) al fianco del marito Carlo Ripa di Meana, dominava la scena indossando un cappellino in feltro dalla struttura elicoidale (della sua infinita collezione), indossato in omaggio al grande Escher in mostra a Roma.

DANI DEL SECCO D'ARAGONA E SUA FIGLIA 001_resize

In passerella la leggerezza delle preziose stoffe che si adagiavano nel flessibile movimento delle indossatrici, interpretavano nel rosso lacca i tramonti ed i confini terminando nelle più varie gradazioni di verdi, tipiche delle coltivazioni di riso. Poi splendeva il colore dell’ambra, evocativa dell’estensioni di palme da olio, sollecitato dallo sfavillio di pietre e metalli preziosi dei meravigliosi gioielli creati per l’occasione da Marina Corazziari.

Così si è vissuto un sogno lungo un viaggio tra i fulgori d’oriente ed i brillanti tramonti di terre incantate dagli Dei, grazie alla Curiel che chiude questa edizione della kermesse dell’alta moda capitolina donandoci, per luce riflessa, l’immagine dorata ed i bagliori di un sole filtrato in tempi lontani.

GUARDA CHI C’ERA ALLE SFILATE DI ALTAROMA 2014. FOTO DI UMBERTO PIZZI

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