È in corso un vertice tra tre dei cosiddetti Paesi emergenti: India, Cina e Russia. Secondo il Times of India, la titolare degli Affari esteri indiana, Sushma Swaraj, è arrivata in Cina ieri sera per una visita di tre giorni a Pechino. Un summit che avviene una settimana dopo della visita del presidente americano Barack Obama in India.
TEMI CHE PREOCCUPANO
Swaraj è stata invitata dal suo omologo cinese, Wang Yi, per discutere di “questioni bilaterali, regionali e globali che preoccupano l’India e la Cina”, secondo un comunicato ufficiale di Nuova Delhi. Swaraj inaugurerà anche il nuovo Foro di alto livello dei media di India e Cina e l’Anno della Visita in India, con il qualche si cercherà di incentivare il turismo cinese.
LA CINA È VICINA (ALL’INDIA)
Cina e India cercano di accordarsi su una politica estera pacifica. Secondo il ministro Wang, i due Paesi in crescita hanno come priorità lo sviluppo dei rapporti con i loro vicini perché “la Cina valorizza l’associazione strategica e cooperativa con l’India”. La cooperazione sarà in settori come infrastrutture, industria, smart cities, turismo, istruzione, cultura.
A settembre, il presidente cinese Xi Jinping è stato tre giorni in India per riprendere i rapporti dopo alcune dispute di frontiera con il Paese vicino. Jinping e il premier Narendra Modi (qui il ritratto di Formiche.net) hanno concordato sul rafforzamento della partnership tra la Cina e l’India.
IL RUOLO DELLA RUSSIA
Il ministro Swaraj parteciperà anche a un incontro trilaterale con il ministro cinese Yi e il ministro degli Affari esteri russo Sergey Lavrov. In un’intervista al sito governativo russo Sputnik, l’ambasciatore cinese in Russia, Li Hui, ha detto che la “cooperazione tra Cina, India e Russia determina la sicurezza e la stabilità di tutto il mondo”. Hui ha spiegato che i rapporti tra questi Paesi sono la base di molti equilibri internazionali. Il vertice di oggi tra i rappresentanti dei governi della Cina, Russia e India è il 13° della storia. Questa riunione “è uno strumento importante di cooperazione multilaterale delle economie emergenti”, ha aggiunto l’ambasciatore.
SORPASSO ECONOMICO
A gennaio, la Banca Mondiale ha annunciato che l’indice di crescita dell’India avrebbe superato quello della Cina nei prossimi anni: un aumento del 7% per i due nel 2016, con un piccolo ma significativo vantaggio per l’India dello 0,1 nel 2017.
Secondo gli esperti, l’India sta godendo economicamente del crollo del prezzo del petrolio. Circa l’80% del greggio del consumo interno indiano è importato. Inoltre, le prime riforme politiche del premier Modi stanno dando i loro frutti. Da maggio scorso, Modi si è impegnato nella lotta contro la burocrazia, il miglioramento delle infrastrutture e l’aumento della produttività. In questo senso, il nuovo governo sta cercando di stimolare l’arrivo d’investitori stranieri.
PREVISIONI REALISTICHE
Nagesh Kumar, rappresentante della Commissione economica e sociale per l’Asia e il Pacifico alle Nazioni Unite, sostiene che “l’India potrebbe superare la Cina”, mentre il quotidiano The Hindu spiega che la Cina è cresciuta del 9% e del 10% durante la scorsa decade ed è un’economia molto più grande. L’India dovrà lavorare ancora per mantenere il ritmo di crescita attuale nel lungo periodo e diventare un motore globale.
Secondo la Cnn, invece, l’India non è riuscita a tenere fede alle aspettative di crescita e la sua economia è equivalente ad un quinto di quella cinese. Per l’ultima edizione del rapporto sulle economie mondiali del Centro di Ricerche economiche e imprenditoriali di Londra, quella cinese è attualmente la seconda economia del mondo (dopo quella degli Stati Uniti) e potrebbe essere la prima nel 2025. L’India resta al nono posto e potrebbe arrivare alla terza posizione, ma solo nel 2030.
