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Benvenuti nel marasma Forza Italia

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

È notizia recente il radicale cambio di linea politica dettato da Silvio Berlusconi a Forza Italia.

Prima, alleati nazareni di Matteo Renzi sulla via delle riforme; ora suoi oppositori a 360 gradi, nella scia della nuova Lega di Matteo Salvini.

In entrambi i casi, Forza Italia sceglie di inseguire la linea politica di altri, accantonandone una propria.

I contenuti, oggi, sono relegati a margine di una sfida tutta muscolare sul ruolo di Silvio Berlusconi all’interno di partito e intero agone politico. Tale visione, personalistica, di Forza Italia ha dettato tutti i maggiori cambi di rotta dalle ultime politiche ad oggi.

La scissione del PDL tra neonato NCD e risorta FI, decretata dall’uscita dal governo Letta quale reazione per il voto sull’esclusione dal Senato del Cavaliere. Il riaggancio di FI al PD renziano, imposto dalla necessità di Berlusconi di rientrare al centro del dibattito politico.

Ora, stracciato il patto, le avances mosse nei confronti alla nuova Lega di Matteo Salvini: movimento dai contenuti lepeniani, tradizionalmente distanti dagli ideali propri dei moderati.

Sui temi, Forza Italia è così costretta a rincorrere, sfumando ulteriormente i contorni un’identità politica già confusa.

Al di là di pochi, timidi, tentativi poco più che estemporanei di rilanciare sui contenuti (Renato Brunetta, col suo Mattinale; Daniele Capezzone, con un libro dopo la batosta delle europee, per citarne alcuni) Forza Italia è retta da generali senza esercito, preoccupati apparentemente soltanto della propria sopravvivenza all’interno di istituzioni e classe dirigente.

L’impressione è che il partito sia mosso oggi da questioni di posizionamento, apparato e potere, incapace di offrire un’immagine diversa da quella stantia di un partito poltronistico e, ormai, quasi del tutto slegato dagli ideali propri del centrodestra.

Si contano al suo interno almeno tre macrocorrenti, lontane dall’essere legate da un qualsiasi comune ideale politico ma riunite solo dai giochi di forza a favore o contro la figura della vecchia classe dirigente.

Da una parte, vicinissimi al Presidente Berlusconi: Giovanni Toti, i capigruppo a Camera e Senato Renato Brunetta e Paolo Romani, la portavoce Deborah Bergamini, Maria Rosaria Rossi, Altero Matteoli, Mariastella Gelmini. Riunire Forza Italia attorno alla figura del Cavaliere e dei suoi fedelissimi, lo scopo dichiarato dell’ormai famoso cerchio magico e recenti annessi.

Contrapposte, si muovono le truppe di Raffaele Fitto, leder dei dissidenti: con lui Daniele Capezzone, Saverio Romano, Maurizio Bianconi, Francesco Paolo Sisto. In parlamento, contano almeno su quaranta elementi, rispetto ai 130 totali di Forza Italia. Opposti ai primi nell’obiettivo da raggiungere: azzeramento delle cariche del partito e apertura di un nuovo percorso nella scelta della nuova classe dirigente.

Infine, il gruppo capeggiato da Denis Verdini, che punterebbe a riallacciare i rapporti col premier e resuscitare il nazareno. Muoverebbe almeno trenta parlamentari, nonostante i recenti, feroci, attacchi subiti dopo la caporetto dell’elezione al Quirinale.

Forza Italia si presenta così come un partito lacerato e, per di più, affossato ogni giorno che passa dai continui sondaggi, che hanno recentemente sancito il definitivo sorpasso Leghista nel ruolo di terzo partito del paese. Impensabile, appena un anno fa.

Un’emorragia di voti dagli esiti imprevedibili, ma già capace di ridiscutere le posizioni di forza nell’intera area di centrodestra. Come si può facilmente osservare nelle trattative per le candidature delle imminenti regionali.

È evidente, del resto, che l’ormai tradizionale sindrome del tradimento evocata oggi nei confronti di Raffaele Fitto, non basti a spiegare il crollo di consensi subito nell’ultimo periodo.

Quel grande tessuto sociale composto da moderati e liberali, da sempre maggioranza silenziosa del paese, ha oggi un bisogno disperato di rappresentatività.

L’interesse, per le beghe interne di un partito inquinato, sta sparendo.

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