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Ecco cosa (non) è successo tra Finmeccanica e Piaggio Aerospace

Nessuna rottura tra Finmeccanica e Piaggio Aerospace sul programma P.1HH, anche se sussistono alcune difficoltà tra l’azienda controllata da Mubadala Development Company (98,05%) e Finmeccanica-Alenia Aermacchi, con la quale il rapporto di collaborazione sul velivolo a pilotaggio remoto di classe Male (medium altitude-long endurance) è terminato.

Le tensioni tra l’azienda capofila del programma e Finmeccanica è stata prospettata da alcuni organi di stampa (Dagospia ieri e il Sole 24 Ore oggi). Il Sole ha parlato di un “incontro teso” avvenuto a gennaio scorso, tra il numero uno di piazza Montegrappa, Mauro Moretti, e il manager, Homaid Al Shemmari, responsabile del comparto difesa e sicurezza del fondo emiratino che si erano incontrati a Roma. Lo strappo è stato poi ricucito dal presidente del consiglio, Matteo Renzi.

Oggetto del contendere, come detto, il velivolo a pilotaggio remoto P.1HH, ma più in generale l’intero settore UAV, che – come sottolineato recentemente da Moretti in audizione alla Camera – “non può essere, per gli interessi nazionali, che prerogativa di Finmeccanica”. A bordo dell’HammerHead di Piaggio, pensato per missioni di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR), Finmeccanica-Selex ES ha un ruolo di primo piano, grazie alla fornitura del sistema per il controllo e la gestione del velivolo, dei sensori, data link e con la stazione di controllo a terra, oltre ad integrare tutti i sistemi a bordo.

“Le relazioni con Finmeccanica sono buone – si apprende da fonti di Piaggio Aerospace – discussioni ci sono, è normale in un programma complesso, ma ad eccezione di Alenia, con il resto di Finmeccanica il lavoro procede”.

Intanto da Abu Dhabi dove oggi si conclude il Salone Idex 2015, l’a.d. di Piaggio Aerospace, Carlo Logli, ha fatto sapere in questi giorni che la società è “fiera dei risultati conseguiti, grazie alla collaborazione con Finmeccanica-Selex ES ed al supporto dell’Aeronautica militare e di tutta la Difesa. Abbiamo ottime ragioni – ha sottolineato Logli – per credere che il P.1HH diventerà il primo Male europeo all’avanguardia della tecnologia, in grado di compiere una vasta gamma di missioni di sicurezza e sorveglianza”.

Quanto invece all’ipotesi di Gianni Dragoni del Sole su Filippo Bagnato – ex numero uno della joint venture paritetica tra Finmeccanica-Alenia Aermacchi, ATR, e tra le altre cose, primo ceo del consorzio Eurofighter – che potrebbe prendere il posto di Logli, Piaggio Aerospace l’ha definita “fantascientifica”. L’azienda da tempo è impegnata in un importante programma di riposizionamento, che ha comportato tra l’altro il rebrand e lo spostamento di gran parte dell’attività sul nuovo stabilimento di Villanova d’Albenga. “In questo momento siamo in una fase di investimento, ma grazie soprattutto al nostro azionista (Mubadala, ndr) abbiamo basi solide”, dicono ambienti della società.

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