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Elezioni più vicine?

Matteo Renzi dopo l’ennesimo colpo gobbo inferto a un amico, prima a Enrico Letta e ieri a Maurizio Lupi, sente il suo governo più forte e l’On  Orfini é convinto che nulla potrà cambiare nel rapporto con l’NCD.

Passi per quel facente funzione di leader silente di Alfano, ma la più tosta De Girolamo giustamente reclama il passaggio del NCD all’appoggio esterno al governo Renzi. Si é aperto un dibattito interno a quel partito che ci auguriamo ponga fine alla commedia degli equivoci e al ruolo sin qui vergognosamente servente degli accoliti centro destri sbertucciati.

Anche nel PD sale il fermento. I vecchi PCI, PDS, DS, con D’Alema e Bersani alzano il tono delle loro voci e sono pronti ” a creare una grande associazione per il rinnovamento e la rinascita della sinistra che non sia un nuovo partito politico, ma offra uno spazio di partecipazione” a chi non si riconosce nel PD renziano.

Renzi, secondo D’Alema, avrebbe dato vita a “un partito a forte posizione personale e con un carico di arroganza”. Di qui l’appello alla minoranza del PD a lanciare non solo ultimatum , ma “ad assestare colpi che lascino il segno”.

Bersani plaude e fa presente che: ” c’é tanta gente nel PD in sofferenza”.

Un tempo i vecchi compagni potevano  anche subire la logica ferrea del centralismo democratico, ma certo, adesso,  non più l’arroganza di un giovanotto ex DC capace di conquistarsi con il partito tutto il potere dell’Italia.

Le elezioni politiche anticipate sembrano più vicine e a Mattarella spetterà il compito di porre fine a questa insostenibile situazione politica e istituzionale nella quale è derivata la sua stessa alta investitura.

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