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Pensioni, si gioca sulla pelle dei vecchietti?

pensionati quota 2019 legge di bilancio

È un vecchio giochetto, quello che stiamo vedendo in questi giorni. Da un lato il consulente Gutgeld nega che Renzi e C. pensino di toccare le pensioni, dall’altro Boeri (da Renzi nominato megapresidente del megaINPS) dice che metterà mano alle pensioni pubbliche, entro Giugno 2015. Lo ha ribadito anche ieri sera(Ballarò) ed oggi (Radio anch’io) in uno dei tanti, inutili, talk-shows televisivi e radiofonici. Inutili, perché contengono le solite facce, le solite risse, le solite lagne.

Si lancia il sasso, per vedere come si muove lo stagno. Si sparano frasi, per vedere che effetto fanno. È il modo con cui Renzi e C. interpretano la democrazia: “sparo “minchiate” e valuto le reazioni”. Se nessuno reagisce, mi muovo in quella direzione. Ma non sempre la tecnica funziona.

I pensionati pubblici Inps e non Inps (tutti) ed i futuri pensionandi ora sanno con certezza che Renz & C. cercheranno di tagliare le loro pensioni, over 2000 euro lorde/mese.

Come faranno? Con il “forfettone di Boeri”, ossia con il ricalcolo grossolano dei versamenti fatti nel periodo retributivo e con tagli altrettanto grossolani del differenziale tra retributivo e contributivo.

Perché lo faranno? Perché non hanno fatto la spending review di Cottarelli ed ora sono in braghe di tela. Dove troveranno i 32 milardi (16, nel 2016; 17,nel 2017) per evitare gli aumenti dell’IVA?

Non siamo ingenui. Noi attendiamo 2 cose.

1) Che la Corte Costituzionale si pronunci, a giorni, sui ricorsi pensionistici fatti dai Veneti e dai Calabresi (con successivo rinvio delle rispettive C. dei Conti alla Consulta);
2) Che il Governo vari il DEF entro Aprile e chiarisca i suoi progetti economici.
Sappia, il Governo, che pensionati e pensionandi non sono una categoria debole. Sono tanti i potenziali soggetti lesi: tra pensionati e pensionandi, si tratta di circa 16 milioni di persone, che voteranno. A Maggio 2015, non nel 2018. Noi “i 300 di Leonida” ci daremo da fare perché si diffonda nel Paese la rabbia contro chi (Renzi) – non avendo mai lavorato in vita sua – vuole massacrare I DIRITTI ACQUISITI, maturati versando contributi obbligatori per un’intera vita lavorativa.

PENSIONE= salario differito.
LE PENSIONI NON SI TOCCANO!
I vitalizi e le oscene prebende della politica si, quelli si potrebbero e dovrebbero toccare. Da oggi, non tra 3-5-10 anni. Ma, la casta, non vuole farsi del male.
A proposito, quanti tagli sono stati fatti ai vitalizi, ai costi del parlamento, dei parlamentari, dei consiglieri regionali, delle province autonome? Dove sono i risparmi sulle Province?
No, cara “confraternita di Renzi”, siamo ancora in democrazia…..perciò le nostre idee ed il nostro voto pesano più di quello della vostra “ghenga toscana”!

Stefano Biasioli
Per nome e per conto dei 300 di Leonida

Nota bene. Invitiamo tutti gli interessati a firmare la “Lettera aperta dei cittadini pensionati e pensionandiallarmati”, da inviare singolarmente a Renzi, Poletti, Boeri.
La trovate facilmente sul sito CONFEDIR, assieme agli indirizzi della triade suddetta.

NB) Per ulteriori informazioni:
stefanobiasioli@libero.it
info@confedir.it
ricorsopensionieuropa@gmail.com
ricorsopensioniveneto@yahoo.it
federspev@tiscali.it

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