Skip to main content

Ecco sfide e bluff di Renzi sull’Italicum

Tra i giocatori d’azzardo Matteo Renzi è un grande campione. Li batte tutti.  A ‘’8 e ½’’, minacciando le dimissioni del governo e il ricorso anticipato alle urne se non passa l’Italicum, ha fatto come quei giocatori di poker che puntano tutta la posta per indurre gli altri a passare. Ma il suo è un bluff, perché non rientra nei suoi poteri sciogliere le Camere. Inoltre, Renzi non ha alcun interesse ad andare a votare con il Consultellum e in un contesto di bicameralismo elettivo e paritario sopravvissuto. A suo favore ci sono soltanto le divisioni della minoranza dem, la quale non sarà in grado di interrompere la ‘’prise du pouvoir’’ del premier-segretario fiorentino.

++++

In un interessante saggio dal titolo ‘’Da Torino a Roma attacco al sindacato’’ (Guerini ed Associati editori), Giuseppe Sabella traccia un quadro desolante delle c.d. parti sociali e della loro rappresentatività.  ‘’Stanno infatti perdendo sempre più tessere e associati – scrive – sia sul versante lavoro che sul versante imprese (dopo Ibm, Ansaldo e Fincantieri anche UnipolSai e Impregilo in tempi più recenti). Il 40% di iscritti al sindacato sono pensionati. Solo il 10% sono giovani. Che ne sarà – conclude – del sindacato di domani? E della parte datoriale?’’. A questo proposito è bene ricordare che anche Fca (ex Fiat) ha lasciato l’organizzazione di Viale dell’Astronomia.

++++

Non si capisce perché un’azione militare contro i mercanti di schiavi con la distruzione delle loro ‘’carrette’’ dovrebbe essere considerato un atto di guerra,  se non fosse concordato con l’Onu ed il governo libico (che peraltro non si sa bene quale sia). La misura non sarebbe risolutiva, ma manderebbe un segnale forte.  A suo tempo Ronald Reagan, senza chiedere il permesso a nessuno, bombardò la Libia per dissuadere Gheddafi dagli attacchi terroristici.

 

CONDIVIDI SU:

Gallerie fotografiche correlate

×

Iscriviti alla newsletter