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Chi è Andrzej Duda, il probabile nuovo presidente (anti-euro) della Polonia

È un giovane avvocato quello che sarà probabilmente il nuovo presidente della Polonia. Si chiama Andrzej Duda ed è considerato “il figlio politico” del leader Lech Kaczynski, scomparso nel 2010 in un incidente aereo. Duda ha vinto il primo turno delle elezioni di ieri in Polonia con il 38% dei voti grazie alla promessa di una politica sociale e di una riduzione delle tasse. Al secondo posto è arrivato Bronislaw Komorowski, con il 32,2% dei voti.

DA BOY SCOUT A PRESIDENTE

Nato a Cracovia nel 1972, Duda è stato sottosegretario al Ministero della Giustizia dal 2006 al 2007, sottosegretario all’Ufficio del presidente e membro del Tribunale di Stato, parlamentare nazionale ed eurodeputato. Da piccolo apparteneva ai boy-scout, un’attività che – sostiene lui stesso – l’ha formato profondamente. Nel 1996 si è laureato alla Facoltà di Giurisprudenza e Amministrazione presso l’Università di Cracovia ed ha lavorato nel Dipartimento di Contenzioso amministrativo.

IL SOGNO DELLA CARRIERA UNIVERSITARIA

Figlio di professori universitari e marito di un’insegnante, il suo sogno era fare carriera come docente all’università. È stato assistente del dipartimento di ricerca e professore associato a Cracovia, ma il destino aveva in serbo per lui un futuro politico.

Komorowski era presidente del Parlamento e doveva assumere le funzioni di capo di Stato. Dalle prime ore dopo la morte di Kaczynski, Duda ha chiesto con insistenza una prova della morte del presidente. Negava la sua scomparsa e sosteneva che il Paese stava vivendo un colpo di Stato sotto copertura.

FUTURO POLITICO

Un articolo del Guardian ricorda un aneddoto in viaggio ufficiale con Kaczynski a Vilna (Lituania): “Il presidente guardò dalla finestra – racconta Dudae disse che presto sarebbe andato in pensione. Poi si girò e ci disse: ‘Sarete voi il futuro della politica polacca”. Un presagio e un augurio?

E pensare che è stato candidato al comune di Cracovia nelle ultime elezioni locali ma non ha vinto. Alle presidenziali di ieri Duda è stato candidato del partito di opposizione Legge e giustizia (PiS). È la prima volta che il partito vince dopo molte sconfitte contro la formazione liberale di centro destra Piattaforma cittadina (Po).

CONTRO L’EURO

Molto critico verso l’Unione europea, Duda respinge l’adesione all’euro a breve. Ha proposto una gestione amministrativa con la politica sociale alla base ed è riuscito a raccogliere lo scontento di molti polacchi che si sentono marginati dalla crescita economica. Nel discorso dopo la vittoria Duda ha detto che “il cambio in Polonia comincia con il cambio nella presidenza”.

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