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Grecia, formaggi e latte. Ecco le ultime follie dell’Europa

Uno spettro si aggira per l’Europa: il formaggio ha perso il latte e la polvere lo potrà sostituire, poveri noi.

L’Italia e in pochi altri Paesi il formaggio si fa ancora con il latte e coloro che usano polveri devono pagare pene molto pesanti. Tutto è ancora così naturale e tradizionale da noi da apparire forse stravagante a Bruxelles. Infatti la Commissione Europea si è dimostrata, almeno in questo campo, molto solerte: vuole multare l’Italia perché usiamo il latte per fare il formaggio.

Questo semplice fatto ci dimostra la follia in cui si è infilata la Commissione Ue. Non si affrontano, né tantomeno si decide sui gravissimi problemi che l’Europa sta vivendo, nulla sulla crescente povertà, nulla sulla disoccupazione giovanile, nulla sulla accoglienza ai migranti… E’ rimasta solo la polvere ad interessare l’establishment europeo.

È vero che la UE sta polverizzando la Grecia, direi che si sta comportando come lo “strozzino” che prima presta soldi ad un tasso impossibile e fissa il rimborso in tempi stretti, poi costringe alla chiusura le banche greche portando il popolo alla fame e alla sete. Eppure non ci saremmo aspettati che questa malsana situazione attuale potesse provocare altre e insalubri conseguenze.

Ci dev’essere molta fantasia a Bruxelles se si è voluto punire l’Italia, il latte è troppo naturale per la Commissione, meglio la polvere. Il fatto in sé non ci sorprende, dopo le famose decisioni sulla dimensione dei piselli e la misura delle carote, ma ci dimostra come l’Europa abbia urgente bisogno di respirare aria pura e fresca.

Questa Europa polverosa dimostra solo la sua inadeguatezza e la urgente necessità di riforme radicali. Se gli scandinavi potranno farsi e vendere il loro formaggio senza latte, non si capisce perché i greci debbano pagare il debito contratto dal governo precedente. Tspiras e le mucche della Valle d’Aosta finalmente alleate, con l’appoggio dei consumatori europei, per cambiare questa UE a suon di campanacci.

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