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Libia, così Usa ed Europa difendono León

Nonostante il progressivo deteriorarsi della crisi libica e le conseguenti critiche sempre più aspre che provengono dalla stampa, ieri i governi di Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti hanno difeso, con una dichiarazione congiunta, l’operato del rappresentante speciale del segretario generale dell’Onu, Bernardino León, allarmando però sui rischi di un’avanzata dei drappi neri.

LA PAURA DEL CALIFFATO

Nella nota, i Paesi dicono di accogliere “con favore i recenti colloqui del dialogo politico guidato dalle Nazioni Unite a Skhirat, in Marocco” e rinnovano “pieno sostegno” al diplomatico iberico.

Dopo la fiducia riservata al rappresentante, dagli Stati occidentali arriva però un monito alle fazioni che si contendono la Libia, che con le loro divisioni rischiano di consegnare la Libia in mano all’Isis e ad altri gruppi jihadisti, responsabili di una recente ondata di attentati quasi simultanei in Francia, Kuwait, Tunisia e Somalia. I firmatari del comunicato si sono detti dapprima molto preoccupati “per la prosecuzione delle violenze in Libia e per l’espansione del terrorismo nel Paese”, anche se riconoscono “che il popolo libico è desideroso di pace e stabilità”.

L’ASSIST AL DIPLOMATICO

Poi l’assist a León. “Sollecitiamo tutte le parti libiche a firmare nei prossimi giorni l’accordo politico presentato dall’Onu. Consideriamo questo documento come una base ponderata ed equilibrata per un accordo, un testo che va incontro alle urgenti aspettative del popolo libico e assicura l’unità del Paese. Ribadiamo che non esiste soluzione militare alla crisi in corso e sottolineiamo che la situazione economica e umanitaria in cui versa la Libia sta peggiorando quotidianamente”. La soluzione, per l’Occidente, è quella propagandata da tempo, ovvero “un Governo di Concordia Nazionale” che assicuri che “le Istituzioni libiche possano funzionare in maniera efficace”.

I PASSI IN AVANTI

L’obiettivo non è impossibile. “Approviamo – si legge ancora nella nota – le iniziative di pace che si stanno sviluppando in diverse aree della Libia, soprattutto all’Ovest, tra cui i cessate il fuoco locali, gli scambi di prigionieri e il ritorno degli sfollati. Si tratta di sviluppi importanti e di un forte esempio della determinazione del popolo libico a trovare soluzioni pacifiche all’insicurezza attuale. Queste iniziative, insieme al dialogo politico guidato dall’Onu, devono contare sul sostegno dei cittadini di tutta la Libia. Condanniamo con forza ogni tentativo di indebolire il processo dell’Onu e le iniziative di pace locali, in particolare attraverso la minaccia della violenza”.

L’APPELLO ALLE FAZIONI

Per questo, concludono i Paesi occidentali, “facciamo appello a tutti i responsabili libici perché, in questa fase cruciale, dimostrino senso di responsabilità e coraggio. La Comunità internazionale è pronta a fornire aiuti significativi a livello umanitario, economico e di sicurezza alla Libia non appena verrà concordato un nuovo Governo unitario. La Comunità internazionale è altresì pronta a richiamare alle loro responsabilità, attraverso l’uso di sanzioni, coloro che minacciano la pace, stabilità e sicurezza della Libia”.

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