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Giubileo, che cosa sta succedendo tra Vaticano e Comune di Roma

Monsignor Rino Fisichella, responsabile per parte vaticana dell’organizzazione del Giubileo, qualche giorno fa, margine di un dibattito sull’enciclica del Papa, ostentava sicurezza sull’Anno Santo: “Stiamo collaborando, continuiamo a collaborare col Governo, con la Regione e con l’amministrazione comunale”, diceva il vescovo apparentemente per nulla preoccupato delle dimissioni del vicesindaco di Roma Luigi Nieri. Appunto, apparentemente.

LO STALLO COMUNALE

Il fatto è che la città risente della scarsa incisività che, per vari motivi, caratterizza la giunta capitolina, con due componenti, appunto Nieri e l’assessore alla Mobilità Guido Improta, in procinto di dimettersi, ed altri che potrebbero essere sostituiti. Tra l’altro, langue nei cassetti di Palazzo Chigi lo stanziamento da 500 milioni che l’esecutivo aveva annunciato ad aprile per far fronte a viabilità, decoro urbano, percorsi giubilari.

L’INCONTRO

Oggi e domani il sindaco Marino sarà in Vaticano per un convegno che vede 70 di sindaci di tutto il mondo confrontarsi sull’ecostenibilità e sul clima. Il primo cittadino di Roma porterà al Papa “una proposta molto forte per alcuni aspetti della tratta degli esseri umani”. Ma non è escluso che nelle varie pause dei lavori ci sia lo spazio per uno scambio di opinioni tra il sindaco della Capitale e i responsabili vaticani sui preparativi il Giubileo.

I PROSSIMI APPUNTAMENTI

La  prossima settimana si dovrebbe sapere quanto e se il governo è disposto a mettere sul piatto per l’evento che dall’8 dicembre potrebbe far arrivare a Roma anche 30 milioni di persone. Nel frattempo l’assessore ai lavori pubblici Maurizio Pucci ha annunciato per agosto un impulso alla manutenzione delle strade. E la prossima settimana dovrebbe essere annunciata anche la principale opera prevista il cosiddetto Grab, il raccordo anulare delle bici, dopo che la messa a punto del progetto è stata rimandata da un mese a questa parte.

AZIENDE PERPLESSE

“Ho chiesto al prefetto un tavolo ad hoc con i commercianti anche in vista del Giubileo affinché ciascuno faccia la propria parte”, ha detto Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di commercio di Roma, al termine del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza in Prefettura. “Il Governo deve mettere a disposizione risorse straordinarie per un evento straordinario, come giustamente accaduto a Milano per Expo, e ci vuole un commissario governativo super partes che possa spendere le risorse in modo rapido”, ha aggiunto. Basta guardare le condizioni della raccolta dell’immondizia e dei trasporti pubblici. Il prefetto Gabrielli potrebbe essere la soluzione.

IL CONFRONTO

Certo il raffronto col Giubileo del Duemila è impietoso. All’epoca il governo stanziò non meno di sei miliardi di vecchie lire. Per Roma si prevedevano rivoluzioni copernicane sul fronte della vivibilità; e alla fine il programma di opere fu più volte messo a punto ma opere importanti furono realizzate, come la terza corsia del Gra oppure la Roma Fiumicino per non parlare della ristrutturazione dell’aeroporto di Fiumicino. Anche sul fronte organizzativo, il salto in avanti fu degno di nota: venne istituita una commissione a Palazzo Chigi che mensilmente aggiornava l’elenco delle opere e fu realizzata l’Agenzia per il Giubileo a quel tempo presieduta dall’attuale presidente dei senatori PD Luigi Zanda.

Va bene che ora il Papa vuole un Giubileo con pochi fasti e molti contenuti spirituali, ma il profilo che istituzioni laiche hanno tenuto finora è stato davvero sotto traccia.

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