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Il vero default di Rosario Crocetta (numeri alla mano)

Rosario Crocetta ha governato bene o male?

Nel marasma politico della Sicilia, questa semplice – anzi banale – domanda non è al centro delle attenzioni.

Così, anche se il governatore del Pd (“sono io il vero rottamatore”, ripete da mesi alla Zanzara di Giuseppe Cruciani su Radio 24) ieri ha detto di essere anche disposto a mollare l’incarico dopo l’estate e dopo aver portato a termine alcune riforme, ci si accapiglia sulle intercettazioni, vere o presunte, chissà, e sulla reazione dell’ex assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, che si è sentita tradita da Crocetta, l’interrogativo resta: il governatore del Pd – eletto il 28 ottobre 2012 presidente della Regione Sicilia – dopo quasi 3 anni di governo ha amministrato bene o male?

Non risiedendo in Sicilia, e non potendo contare su inchiestisti in loco, per farsi un’idea si può leggere un documento pubblico, datato 3 luglio 2015, redatto dalle Sezioni riunite per la Regione siciliana della Corte dei conti e intitolato “Sintesi della Relazione sul Rendiconto generale della Regione siciliana per l’esercizio finanziario 2014”.

Fin dalle prime righe delle 72 pagine complessive, si possono trovare alcune risposte alla banale domanda iniziale. “Consuntivo particolarmente negativo”, si legge. “Tutti i saldi di bilancio infatti presentano consistenti valori negativi e lo stesso risultato di amministrazione contabilizza un cospicuo disavanzo finanziario tra i fondi regionali”, è scritto.

La Corte dei Conti, si legge nella relazione, ha “più volte sottoposto all’attenzione dei competenti organi regionali l’improcrastinabile esigenza di predisporre un concreto programma di rientro dal deficit di bilancio, ormai strutturale e consolidato”.

Il saldo netto da finanziare, “pur determinato in sede di manovra per il 2014 in 196 milioni di euro, invece, nella gestione di competenza di negativizza, raggiungendo i 2,8 miliardi (nel 2013 era stato, invece, pari a più 1,15 miliardi di euro)”.

Conclusione: “Occorrerà adeguare le previsioni ai risultati che emergono dal rendiconto 2014 mediante una manovra che copra il differenziale di 1.283 milioni di euro tra il disavanzo realizzato (1.868 milioni) e quello presunto (585 milioni”).

Se in un paio di pagine iniziali della relazione si possono leggere queste cifre, allora sarà utile dare conto a puntate della relazione delle Sezioni unite della Corte dei Conti per la Regione siciliana. E’ quello che farà Formiche.net da domani.

C’è chi si balocca con le intercettazioni, e c’è chi preferire l’aritmetica. Perché le chiacchiere stanno a zero.

(TUTTE LE MASCHERE DI CROCETTA. LE FOTO)

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