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Perché la Fed di Yellen è piuttosto flemmatica

La riunione del FOMC si è conclusa, come atteso, con poche novità. Il comunicato non dà alcun segnale esplicito riguardo ai tempi della svolta, ma nella valutazione congiunturale introduce alcune modifiche compatibili con un possibile rialzo dei tassi a settembre.

CHE COSA PENSA LA FED

Il Comitato rileva che l’economia è cresciuta a un ritmo “moderato” nei mesi recenti, con espansione dei consumi e ulteriore miglioramento nel settore dell’edilizia residenziale, mentre gli investimenti delle imprese sono rimasti deboli. I principali cambiamenti nel comunicato riguardano il mercato del lavoro: su questo punto si afferma che i miglioramenti proseguono con “crescita solida di occupati e calo della disoccupazione”. Inoltre “una serie di indicatori del mercato del lavoro suggerisce che il sottoutilizzo delle risorse di lavoro si è ridotto dall’inizio dell’anno”. Sul fronte dell’inflazione, si rileva ancora che la dinamica dei prezzi rimane al di sotto dell’obiettivo del 2%,sulla scia del calo nel comparto energetico e della riduzione di prezzi all’import non energetici.

COME (NON) CAMBIA LA POLITICA MONETARIA

Per quanto riguarda la politica monetaria il testo è invariato, salvo una piccola qualificazione alle condizioni richieste per la svolta dei tassi: a luglio si afferma che sarà appropriato alzare l’obiettivo dei fed funds quando ci sarà “qualche” ulteriore miglioramento del mercato del lavoro e  la ragionevole fiducia che l’inflazione si riporti verso il 2% nel medio termine. Fino a giugno si richiedeva “ulteriore miglioramento”, ora solo “qualche ulteriore miglioramento”.

LO SCENARIO PER SETTEMBRE

Il FOMC lascia aperta la porta per un rialzo a settembre, ma non si impegna in alcun modo a svoltare alla prossima riunione. Ancora una volta i dati saranno sovrani: la prossima settimana, con l’employment report e gli indici ISM, darà già indicazioni rilevanti per le prossime decisioni.

LA NOSTRA VALUTAZIONE

Il tenore delle informazioni macroeconomiche recenti è ampiamente compatibile con un rialzo dei tassi a settembre, a nostro avviso. Questa rimane la nostra previsione.

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