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Tiscali, tutte le incognite delle nozze russe con Aria

Russi sempre più vicini e numeri in miglioramento. Ieri il gruppo Tiscali guidato da Renato Soru ha approvato il progetto di fusione relativo all’aggregazione con il provider di origini russe Aria, alzato il velo sui conti del primo semestre e convocato l’assemblea straordinaria dei soci per il 29 settembre.

MENO PERDITE E AUMENTO DEI CLIENTI ATTIVI

Tiscali ha comunicato di aver chiuso il primo semestre 2015 con un risultato netto negativo per 2 milioni, in miglioramento rispetto alla perdita di 5,7 milioni dello stesso periodo 2014. I ricavi consolidati sono stati pari a 103,8 milioni (da 106,7 mln).

Secondo i dati riportati dal gruppo il totale dei clienti attivi al 30 giugno è pari a 574,8mila unità, in aumento di 5,5mila unità rispetto a fine giugno 2014. Di questi – sottolinea – Tiscali – circa 457,2 mila sono utenti Adsl, in diminuzione rispetto al dato di 489,2 mila unità del periodo corrispondente del 2014.
“La riduzione – ha spiegato la società – è in parte imputabile alla cessazione massiva di circa 14,3mila clienti morosi o silenti effettuata dalla società nel corso del primo semestre 2015”.

L’OPERAZIONE

L’accordo definitivo tra Tiscali e il gruppo Aria guidato dall’ex a.d. Telecom, Riccardo Ruggiero, per integrare le attività delle due aziende “entro la fine del 2015” è giunto il mese scorso.
“L’operazione – ha spiegato l’azienda – prevede l’incorporazione in Tiscali di una nuova società a cui farà capo l’intero capitale di Aria, (con 5 milioni di debiti bancarai e un finanziamento convertendo di 15 milioni rimbosabile a scadenza in azioni Tiscali di nuova emissione) e una posizione di cassa di circa 42 milioni, apportati da un fondo facente capo alla holding russa Otkritie, al servizio del rimborso di un prestito senior Tiscali in scadenza a novembre”.

LE ATTESE

“A esito dell’operazione – ha specificato ieri Tiscali in una nota – e per effetto del rapporto di cambio indicato nel progetto di fusione, gli attuali soci del gruppo Aria avranno una partecipazione in Tiscali del 40,81%”, mentre “dalla fusione si stimano sinergie e risparmi per circa 10 milioni all’anno a partire dal 2016, prevalentemente dovute all’integrazione delle reti, alla combinazione delle tecnologie di accesso e ai risparmi nei costi generali ed amministrativi”.

IL DEBITO

“Sul gruppo – ha scritto oggi il Sole 24 Ore – continua a pesare l’elevato indebitamento con una posizione finanziaria netta negativa per 193,6 milioni a fine luglio, in leggero calo dai 199,5 milioni di fine dicembre. Proprio gli oneri finanziari netti saliti da 7,4 a 9 milioni hanno appesantito i risultati di Tiscali”.

I DUBBI

Per Tiscali tutto procede secondo le aspettative, quindi, seppur la fusione con Aria lasci aperti alcuni interrogativi. “Tiscali si è aggiudicata da poco una gara Consip per il Sistema pubblico di connettività. La russa Tiscali curerà tra l’altro i servizi di trasporto dati in protocollo IP delle pubbliche amministrazioni, forze dell’ordine comprese”, avevamo messo già in risalto su Formiche.net.

Secondo alcune indiscrezioni, inoltre, sembrerebbe che il fondatore della società, Renato Soru, sia riuscito a concludere la trattativa con il provider di origine russe, anche in virtù di questa commessa con lo Stato italiano.

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