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Perché Cameron vuole sbarrare le porte dell’Inghilterra. Parla Newbury

Che succede in Inghilterra? Davvero il conservatore e liberale Cameron vuole sbarrare la Gran Bretagna? Basta, quindi, immigrati a caccia di lavoro? L’ala liberale del primo ministro inglese, David Cameron, sembra essere stata sopravanzata da quella conservatrice tipica dei tory di un tempo. Continuare ad accogliere nuovi migranti, riportando le parole del ministro inglese Theresa May, è “semplicemente non più sostenibile”. Per questo nel mese di agosto il governo ha varato la nuova Immigration Bill che, senza troppi giri di parole, dice stop a chi entra in Inghilterra senza un permesso di lavoro.

EVITARE LA TEMPESTA PERFETTA

“La verità è che bisogna prevenire le condizioni per una tempesta perfetta”, dice Richard Newbury, storico e giornalista che vive e lavora a Cambridge e che collabora con “La Stampa” e “Il Foglio”. Newbury parla di tempesta perfetta in relazione ai 330 mila migranti che sono arrivati sul suolo inglese nel 2014. “Bisogna giocare fair, l’Inghilterra è piena, è satura. Mantenere le porte aperte vuol dire andare contro i migranti stessi, perché non si riuscirebbe a garantire loro quella serie di diritti, primi fra tutti scuola e sanità, che sono fondamentali”.

COSA SUCCEDE NELLE CITTA’ INDUSTRIALI

Dice Newbury: “Si stima che gli italiani a Londra siano tra i 200 e i 400 mila, i francesi sono arrivati a 700 mila, anche i portoghesi sono tantissimi. Ma il problema non è Londra o Manchester, queste città sono quasi Paesi a se stanti che nei prossimi anni gestiranno entrate e uscite esclusivamente al loro interno”. Ma il vero problema, secondo il saggista e giornalista, “riguarda i centri urbani industriali. Se si continua di questo passo ci saranno condizioni di sfruttamento di lavoro sempre maggiori. Molti degli italiani che vengono sono laureati ma finiscono a fare i camerieri o i commessi senza arrivare a una svolta lavorativa. Ognuno ha la propria efficacia se lavora. Gli indiani, per esempio, sono stati per noi utilissimi nel campo dell’elettronica, ma la situazione è cambiata, l’Inghilterra è piena, non regge più, ha una densità per km² altissima, più di Italia, Francia e Germania. Il vero male, oggi, è l’illusione della speranza”.

E GLI INGLESI?

“Gli inglesi – continua Newbury – spendono ogni anno il 2% del Pil in soccorsi umanitari. Bisogna aiutare i profughi allestendo campi nomadi vicino alla Siria dove poi un giorno tornare, non incoraggiarli ad andarsene. Gli inglesi sono contenti della multiculturalità, ma bisogna anche capire che siamo di fronte all’ondata migratoria più importante dopo quella del 1066. Non si può pensare che si possa reagire in maniera sempre uguale. Di fronte a questi numeri è necessario dare una risposta altrettanto forte”.

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