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Isis uccide un italiano a Dacca

I terroristi dell’Isis puntano anche sull’Italia. Il Califfato ha ammazzato il primo italiano.

L’Isis ha infatti rivendicato l’uccisione dell’italiano Cesare Tavella in Bangladesh. A riferirlo è la direttrice del Site, Rita Katz, che monitora in Rete tutte le attività e i messaggi del Califfato.

L’uomo, 50 anni, veterinario, sarebbe stato colpito da tre sconosciuti in moto, poi fuggiti, mentre faceva jogging nel quartiere diplomatico della capitale, Dacca.

Il sito web di Repubblica, riporta la dinamica dell’episodio così come ricostruito dalle forze di polizia locali, secondo le quali l’attacco sarebbe premeditato. Nel pomeriggio era stata la polizia locale a rendere noto quanto accaduto: “Un 50enne è stato raggiunto per tre volte da spari nella zona di Gulshan, nella capitale, oggi pomeriggio”, aveva affermato il portavoce della polizia di Dacca, Muntashirul Islam. “E’ morto dopo essere stato trasportato in ospedale”, aveva aggiunto. Secondo il portavoce, gli aggressori sono fuggiti a bordo di una motocicletta dopo aver aperto il fuoco. “Le prime indagini – aveva proseguito Islam – mostrano che si tratta di un attacco premeditato. La vittima non aveva con sé soldi ed era arrivata in Bangladesh da poco”.

“Abbiamo ucciso un crociato”, si legge nella “rivendicazione” dei terroristi di Isis che, sul web avrebbero diffuso un comunicato che – scrive il Corriere della Sera – compare in alcuni account ufficiali twitter dell’Isis. “In un’operazione di alto livello eseguita dai soldati del Califfato del Bangladesh, un’unita di sicurezza ha colpito il crociato Tavella Cesare dopo averlo inseguito in una delle vie di Dacca ed è stato ucciso con una pistola con il silenziatore per la volontà di Dio. Avvisiamo i cittadini dell’alleanza crociata che non avranno nessuna sicurezza nella casa dell’Islam e che questo è solo l’inizio». (Le parole erano scritte in arabo e tradotte, ndr)”.

La Farnesina ha confermato il decesso del connazionale a Dacca dove era project manager di una organizzazione non governativa olandese, la Icco Cooperation.

L’ambasciata italiana in Bangladesh ne ha informato la famiglia e segue il caso in stretto contatto con le autorità locali inquirenti.

(articolo aggiornato alle ore 22:40)

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