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Verso il Giubileo straordinario della misericordia

“Gesù Cristo è il volto della misericordia del Padre. Il mistero della fede cristiana sembra trovare in questa parola la sua sintesi. Essa è divenuta viva, visibile e ha raggiunto il suo culmine in Gesù di Nazareth. Il Padre, «ricco di misericordia» (Ef 2,4), dopo aver rivelato il suo nome a Mosè come «Dio misericordioso e pietoso, lento all’ira e ricco di amore e di fedeltà» (Es 34,6), non ha cessato di far conoscere in vari modi e in tanti momenti della storia la sua natura divina … Gesù di Nazareth con la sua parola, con i suoi gesti e con tutta la sua persona rivela la misericordia di Dio” (tratto da “Misericordiae Vultus”, bolla di indizione dell’Anno Santo del 12 aprile 2015).

E’ inziato il countdown in attesa del Giubileo Straordinario della Misericordia, un tema molto caro a Papa Francesco che ricorre 31 volte fin dall’esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, il documento programmatico del suo pontificato.

L’Anno Santo, indetto all’improvviso da Bergoglio la scorsa primavera dopo soli 15 anni da quello del 2000 (invece di aspettare i 25 anni canonici), comincerà l’8 dicembre 2015, a 50 anni precisi dalla fine del Concilio Vaticano II, e terminerà il 20 novembre 2016 nella solennità di Cristo Re.

L’organizzazione di questo Giubileo è stata affidata al Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presieduto da Monsignor Rino Fisichella. Pellegrini da tutto il mondo si recheranno a Roma per ricevere l’indulgenza plenaria, cioè l’abolizione delle pene per i peccati commessi. Nella festa dell’Immacolata verrà aperta la Porta Santa di San Pietro, la domenica successiva sarà aperta la Porta Santa nella Basilica di San Giovanni in Laterano e, a seguire, si spalancheranno le Porte Sante nelle Basiliche Papali di Santa Maria Maggiore e di San Paolo fuori le Mura.

Tutti si chiedono se la città di Roma sia pronta per questo evento, considerando le tristissime vicende di “Roma Capitale” fino alle dimissioni di questi giorni del Sindaco Marino ed il degrado e la desolazione in cui versano molti quartieri romani.

Bisogna però domandarsi anche se la Chiesa ed i cristiani sono pronti per questo Anno Santo e come si possa comprendere a pieno il messaggio del Papa. Sicuramente una risposta viene data dall’etimologia della parola misericordia che deriva dal latino “miserere” (avere pietà) e “cor” (cuore), e quindi significa “avere pietà con il cuore”. Un buono spunto di riflessione per iniziare a capire.

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