Il dato politico di questo incontro è evidente. Sinora lo sforzo del presidente Trump verso un cessate il fuoco e/o accordo quadro è, senza alcun dubbio, quello più importante e significativo dall’inizio del conflitto, nel febbraio 2022. E grazie a Meloni non è mai mancata la mediazione e l’aiuto al dialogo tra le parti, contribuendo all’unione dell’Occidente contro chi vorrebbe vederne il suo declino. L’intervento di Simone Crolla, American Chamber of Commerce in Italy (AmCham)
GALLERIE FOTOGRAFICHE
Droni, missili, carri armati. Le immagini delle nuove armi di Pechino catturate dai satelliti
Le prove generali della parata cinese hanno rivelato innovazioni missilistiche e corazzate che riflettono l’ambizione di Pechino di dominare le tecnologie militari del futuro. E le novità riguardano tanto la dimensione terrestre quanto quella aerea e quella marittima
La visita di Wang Yi a Nuova Delhi e lo stop ai negoziati commerciali con gli Stati Uniti mostrano l’India al centro di un gioco a quattro con Cina, Usa e Russia. Dialogo prudente con Pechino, tensioni tariffarie con Washington e il ruolo ambiguo di Mosca delineano un quadro instabile di riallineamenti e contrappesi
La protezione delle basi alleate sul territorio, in particolare di un’infrastruttura cruciale come Aviano, non è soltanto un tema militare ma anche politico: è un tassello della più ampia partita che si gioca tra l’Occidente e Mosca. Per l’Italia, la situazione mette in luce la necessità di considerare la sicurezza nazionale come parte integrante del confronto strategico in corso
Il summit di Anchorage ci ricorda che Usa e Russia, oltre a riproporsi come superpotenze planetarie, sono anche Paesi che si affacciano sul Grande Nord. In teoria c’è rivalità tra i due Paesi, anche per via della presenza delle forze Nato ai confini terrestri e marittimi della Russia. Di fatto, entrambi potrebbero aspirare ad agire nell’Artico con le mani libere dai trattati marittimi, magari cercando di tenere a bada la Cina. La riflessione dell’ammiraglio Fabio Caffio
Vi spiego la vera sfida dell’Occidente dopo l’incontro Trump-Putin. Scrive Teti
Cercare di comprendere il funzionamento del meccanismo psicologico che governa le decisioni di Putin, piuttosto che cercare di negoziare “alla cieca” con lui. È su questo concetto centrale, che deve giocarsi la trattativa dell’Occidente con la Russia, e probabilmente Trump lo ha compreso perfettamente. L’analisi di Antonio Teti, professore dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara
Quando Cossiga capì che stava cambiando il mondo. Il ricordo di Caligiuri a 15 anni dalla sua morte
Ultimo Presidente della Repubblica della guerra fredda nonché quello che comprese cosa ci sarebbe stato oltre il muro di Berlino, a quindici anni dalla sua morte e quaranta dalla sua elezione a Capo dello Stato, Francesco Cossiga ha ancora da insegnare alle nuove generazioni. Il ricordo di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di intelligence e direttore del master in Intelligence (Università della Calabria)

Pippo Baudo, epopea e quintessenza della Tv. Il ricordo di D'Anna
Come sempre ha sbaragliato l’audience serale, anche post mortem, delle edizioni straordinarie dei Tg dei programmi speciali trasmessi sull’onda dell’enorme emozione della sua scomparsa. L’ultimo miracolo del signore della Tv. Il ricordo di Gianfranco D’Anna
La visione anticipatrice di De Gasperi sulla difesa europea. L'intervento di Girelli
L’Europa si trova di fronte a nuove sfide geopolitiche che rendono più che mai attuale la necessità di una difesa comune. Guardando indietro riaffiora il progetto della Comunità europea di Difesa così come immaginata da De Gasperi. La sua visione prevedeva una difesa comune come espressione di una legittima unione politica, fondata sul consenso popolare e su istituzioni rappresentative. L’intervento di Giorgio Girelli, coordinatore del Centro Studi Sociali “A. De Gasperi”
Trump, Putin e l’arte del negoziato impossibile. Parla Yali
Phisikk du role - Vi racconto il Pippo Baudo politico, anzi democristiano
Pippo Baudo fu democristiano naturaliter, dovendo scegliere una tribù avrebbe optato per quella andreottiana, probabilmente. Con Andreotti condivideva il gusto dell’ironia, il piacere della lettura, un certo pragmatismo nell’azione e una indiscussa capacità organizzativa. Oltre che, appunto, l’appartenenza democristiana. La rubrica di Pino Pisicchio
Trump e le mosche del Cremlino. Il vertice di Anchorage raccontato dalla stampa internazionale
Tutto e il contrario di tutto, tranne un minimo accordo. La pace si allontana e il conflitto in Ucraina è destinato ad acuirsi. Sono molti i motivi di quello che i media definiscono senza mezzi termini il grande fiasco del summit. L’analisi di Gianfranco D’Anna
L’incontro in Alaska tra i due presidenti è finito senza il cessate il fuoco promesso. Ma dietro le dichiarazioni evasive potrebbe nascondersi un accordo che ora Trump deve vendere a europei e ucraini. L’analisi del generale Ivan Caruso, consigliere militare della Sioi
Il conforto viene dall’evento in sé. Dal fatto che Trump e Putin hanno parlato. Ponendo le basi per un prossimo incontro a tre con Zelensky. Un ottimo risultato anche per l’Europa che ora ha il dovere di non intralciare il percorso complesso della trattativa. Perseguire la pace è l’obiettivo finale. L’opinione di Maurizio Guandalini
A favore di telecamere il linguaggio putiniano è apparso più appropriato e in linea con la semantica di un capo di Stato in missione di quanto non sia quello trumpiano. Sembrava addirittura rassicurante e il suo dire razionale. C’è poco da fare: la scuola sovietica aveva un suo che… La rubrica di Pino Pisicchio
Ecco cosa lega l’Indipendenza del 1947 all’India di oggi
Celebrando l’anniversario dell’Indipendenza, l’India ricorda le sofferenze e i sacrifici del 1947, ma guarda soprattutto al futuro. La trasformazione in economia dinamica e attore globale testimonia il successo di decenni di riforme e della scelta di non allinearsi rigidamente.
L’incontro Trump-Putin visto dall’India (nel giorno dell’Indipendenza)
Mentre Trump e Vladimir Putin si sono incontrati in Alaska per cercare di raggiungere un’intesa sul futuro dell’Ucraina, e non solo, la più grande democrazia del mondo, l’India, è stata idealmente al loro fianco, nel suo “appuntamento con il destino”
Putin non accetta compromessi, Trump ha ancora le leve per forzare la pace in Ucraina?
Trump e Putin si sono incontrati in Alaska senza trovare un’intesa sul cessate il fuoco, con Mosca che esce rafforzata sul piano simbolico e Washington ora chiamata a decidere se irrigidire la pressione o continuare il dialogo. Il prof. Radchenko rimarca i problemi del vincitore solo apparente, Putin, alla guida di uno stato sotto forte stress sistemico, il monitoraggio di Arcadia mostra un sentiment popolare di fiducia condizionata, con Trump che ottiene però il maggiore ritorno mediatico e politico
Non possiamo regalare la Russia alla Cina. Il summit di ferragosto visto da Arditti
Identificare la Russia solo con Putin e, di conseguenza, con un nemico da isolare, è una semplificazione pericolosa. Se questo approccio diventasse linea d’azione, l’esito sarebbe certo: spingere Mosca tra le braccia di Pechino, consegnando a Xi Jinping un alleato strategico di peso enorme. Non si tratta di minimizzare le responsabilità della leadership russa, ma la politica internazionale è un esercizio di realismo
Nessuno a Berlino come a Bruxelles, per ora, ha battuto ciglio sul blitz cinese su MediaWorld, che colpisce al cuore la grande distribuzione tecnologica europea. In compenso si alzano le barricate su Commerzbank e si mettono sotto tiro le big tech americane. L’economista Torlizzi: l’Ue si svegli sulla Cina e tiri fuori dal cassetto il golden power
Perché il summit con Trump rischia di trasformarsi per Putin in un boomerang. Scrive D'Anna
Evolvono di ora in ora le prospettive del vertice di Ferragosto fra Trump e Putin. Dalla videochiamata fra il presidente Usa e i leader europei è emersa una forte unità di vedute nel ribadire che una pace giusta e duratura non può prescindere da un cessate il fuoco, dal continuo sostegno all’Ucraina, dal mantenimento della pressione collettiva sulla Russia e da solide e credibili garanzie di sicurezza ancorate al contesto euroatlantico. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Cosa aspettarsi dal vertice di Anchorage. Castellaneta spiega la posta in gioco in Alaska
Il ruolo dei protagonisti, Trump e Putin, ma anche quello degli spettatori del summit. Italia compresa, che ha ora lo spazio per inserirsi in trattative che non portino solo a tutelare l’Ucraina ma anche a rilanciare l’alleanza transatlantica e la coesione europea nel campo più congeniale della sicurezza, in un periodo complesso su altri fronti, come quello delle questioni commerciali e finanziarie. L’analisi dell’ambasciatore Giovanni Castellaneta
La sfida del Ponte sullo Stretto è portare l'Italia nel futuro. La versione di Bonanni
Il vero impatto non è solo nei cantieri e nei collegamenti, ma nel segnale che l’Italia può smettere di arretrare. Un ponte come volano per logistica, turismo, industria; come argine all’emigrazione dei giovani; come pretesto virtuoso per ammodernare strade, porti, ferrovie. Un’opera che ridisegna la geografia economica e mentale del Paese. Il commento di Raffaele Bonanni
Come gestire l'impatto del nuovo protezionismo americano? L'analisi di Zecchini
Nel complesso lo shock dei dazi di Trump è notevole, ma le conseguenze per l’economia italiana potrebbero mitigarsi se la Commissione, il governo e la Bce offrissero alle imprese un sostegno indiretto, facilitando l’assorbimento all’interno e la diversificazione dei mercati di sbocco. L’analisi di Salvatore Zecchini
Parlare con la Cina, ma non legarsi mani e piedi. L'intervento di Menia
Dopo le indiscrezioni di Bloomberg a proposito della possibile e progressiva diminuzione di presenza cinese in soggetti industriali italiani di un certo rilievo, come Pirelli, Ansaldo e Cdp reti, ecco alcune considerazioni del vicepresidente della Commissione esteri/difesa del Senato, Roberto Menia
Meloni, la Dc e il governo. L'opinione di Merlo
Un governo stabile e duraturo non è solo una questione di quantità, di giorni in carica, ma anche e soprattutto di qualità politica. E, per dirla con le parole del prof. Carlo Galli, di “rassicurazione e di garanzia” per tutti. L’opinione di Giorgio Merlo
Il Comitato centrale del Pcc e le manovre di sviluppo economico della Cina
Il contesto di sviluppo della Repubblica Popolare della Cina sta affrontando cambiamenti profondi e complessi, con opportunità, rischi e sfide strategiche coesistenti, e fattori incerti e imprevedibili in aumento. Allo stesso tempo, le fondamenta economiche cinesi sono stabili. Cosa si è detto durante l’incontro del Comitato Centrale del Pcc
Sbaglia chi, per fare dispetto a Trump, vuole consegnare l’Europa alla Cina. La versione di Fidanza
Intervista al capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo e vice presidente di Ecr Party: “Il governo Meloni ha reimpostato il rapporto con la Cina nel giusto binario, abbandonando la Via della Seta”, ma non solo. I dazi? “Trump vuole riorientare le catene del valore, anche noi europei dobbiamo fare questa scelta: catene più corte e affidabili, preferibilmente occidentali, sono il luogo giusto per diffondere il made in Italy”
Trump, Putin e l’arte del negoziato impossibile. Parla Yali
“Putin non è interessato a fermare la guerra o a congelare il fronte, perché le sue condizioni riguardano la revoca delle sanzioni occidentali”. A due giorni dal vertice tra Usa e Russia e nel giorno della videoconferenza tra il presidente degli Stati Uniti, il presidente ucraino e i leader europei, Maksym Yali, professore associato presso il dipartimento di Relazioni Internazionali della National Aviation University di Kyiv, spiega a Formiche.net i possibili scenari sulla guerra in Ucraina