Dalla riunione degli Amici della Siria ieri ad Amman è emersa un’unica certezza: il presidente siriano Bashar al-Assad non ricoprirà alcun ruolo in futuro in Siria. I rappresentanti degli 11 paesi partecipanti hanno promesso di intensificare il loro sostegno all’opposizione fino a quando non sarà formato un governo di transizione.
Al termine dell’incontro, che è durato cinque ore, i partecipanti si sono detti d’accordo sul fatto che né Bashar al-Assad né gli uomini vicini a lui “con le mani sporche di sangue” potranno ricoprire alcun ruolo in futuro in Siria.
Prima dell’apertura della riunione di ieri, a cui hanno partecipato i paesi che sostengono l’opposizione, il segretario di Stato americano John Kerry aveva lanciato un appello ad Assad affinché “si impegni in favore della pace”. “Nell’eventualità che il regime di Assad non voglia negoziare in buona fede, noi assicureremo ugualmente il nostro sostegno incessante e crescente all’opposizione”, ha avvertito Kerry in conferenza stampa.
