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Padre Dall’Oglio è stato ucciso?

Mistero sulle sorti di Padre Claudio Dall’Oglio, il gesuita rapito a fine luglio in Siria. Secondo il Segretario generale del Fronte nazionale siriano, Lama Atassi, Dall’Oglio sarebbe stato ucciso a Raqqa, nel nord della Siria, da dove è scomparso alla fine di luglio.
Sulla sua pagina Facebook, Atassi ha scritto: “Vi informo con grande dolore di quello che ho appreso da una fonte sicura: padre Paolo è stato eliminato, che Dio abbia misericordia della sua anima”.

“Nessuna conferma. Stiamo ancora valutando le informazioni”, ha commentato padre Ciro Benedettini, vicedirettore della sala stampa vaticana. Anche la Farnesina avvisa che “si tratta di un’indicazione che va presa con estrema cautela e che non trova al momento alcuna conferma”. Parole sul padre gesuita anche da parte di Enrico Letta: “Purtroppo non abbiamo notizie. Non abbiamo conferma, siamo trepidanti e stiamo cercando informazioni e contatti”.

Sabato l’Economist aveva omaggiato il padre gesuita, chiedendosi: “Che è accaduto al prete che incarnava la tolleranza della Siria prima della guerra?”

Ecco una cronologia del sequestro:

– 27 LUGLIO: Dall’Oglio invia un’email alla famiglia da Raqqa, nel nord della Siria, dove è entrato dalla Turchia. Su Facebook posta un messaggio in arabo dicendo di essere arrivato nella città nella valle dell’Eufrate per compiervi “una missione”. L’ultimo suo tweet sull’account @AbunaPaolo risale invece al 25 luglio.

– 29 LUGLIO: Si diffonde la notizia del suo sequestro da parte di un gruppo islamico, avvenuto tra il 28 e il 29 luglio lungo la strada verso una località segreta. Secondo alcuni attivisti che lo accompagnano, il gesuita avrebbe dovuto incontrare Abu Bakr al-Baghdadi, capo dello “Stato islamico in Iraq e nel Levante”, che affianca la fazione jihadista della rivolta anti-Assad, per negoziare il rilascio di alcuni ostaggi.

– 30 LUGLIO: Circola su Twitter la notizia della sua liberazione ma la Farnesina rende noto di “non essere in grado di confermarla”. “Restano ancora da chiarire le condizioni del rapimento di cui sarebbe stato vittima”, riferiscono all’Ansa fonti del ministero degli Esteri.

– 31 LUGLIO: Secondo agli attivisti siriani che lo hanno accompagnato, Dall’Oglio “”non è stato rapito, ma ha sospeso ogni contatto con l’esterno nell’ambito dei negoziati”. Per la Farnesina “al momento rimane irreperibile”.

– 6 AGOSTO: Il ministro degli Esteri Emma Bonino conferma che il gesuita “e’ stato sequestrato da un gruppo islamico” che e’ una “versione locale di Al Qaida”.

– 8 AGOSTO: Il direttore del Dis, Giampero Massolo, fa sapere che i sequestratori non hanno ancora stabilito “contatti diretti” con i nostri servizi.

– 9 AGOSTO: “Brancoliamo nel buio”, ammette Bonino spiegando che ci “sono molte voci che si accavallano, vanno verificate e a volte risulta che erano solo fumo o depistaggi”. Nello stesso giorno circola la voce di un sms inviato da padre Dall’Oglio, notizia mai confermata.

– 12 AGOSTO: Il responsabile del Fronte nazionale siriano, un partito di sinistra che fa parte della Coalizione delle opposizioni, annuncia “con rammarico” su Facebook che il gesuita “è stato giustiziato”. Ma la Farnesina dichiara che “si tratta di un’indicazione che va presa con estrema cautela e che non trova al momento alcuna conferma”.

 

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