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Napolitano redarguisce i giudici anti-Berlusconi

Se perfino un falco come Daniela Santanchè arriva a elogiarlo qualcosa vorrà pur dire. Oggi Giorgio Napolitano è tornato a parlare del bollente tema politica-giustizia. Lo ha fatto sì nel giorno in cui alla Luiss veniva ricordato il suo consigliere giuridico Loris D’Ambrosio, scomparso improvvisamente a luglio dell’anno scorso nel pieno delle polemiche e di un duro attacco politico e mediatico per le telefonate ricevute e intercettate, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Palermo sulla trattativa Stato-mafia, con l’ex ministro dell’Interno Nicola Mancino. Ma anche a poche ore dal robusto attacco riservato alla magistratura da Silvio Berlusconi nel suo videomessaggio. 

Il capo dello Stato è netto: bisogna “spegnere nell’interesse del paese” il conflitto tra politica e magistratura “che da troppi anni imperversa” in Italia. Ma da una parte, chiede “rispetto inequivoco” per i magistrati e bacchetta indirettamente Berlusconi che li aveva definiti “impiegati pubblici non eletti”: “Il titolo di ‘impiegati pubblici’ non dovrebbe mai essere usato in senso spregiativo ma non può peraltro oscurare – da nessun punto di vista – la peculiarità e singolare complessità delle funzioni giudiziarie. Non c’è nulla di più impegnativo e delicato che amministrare giustizia”.

Ma dal Colle arriva anche un richiamo alle toghe che dovrebbero essere guidate dall’”equilibrio, la sobrietà ed il riserbo, l’assoluta imparzialità e il senso della misura e del limite – che sono il miglior presidio dell’autorità e dell’indipendenza del magistrato”. E dovrebbero avere “un’attitudine meno difensiva e più propositiva rispetto al discorso sulle riforme di cui la giustizia ha indubbio bisogno da tempo”.

Insomma anche se Napolitano non ha gradito i toni del videomessaggio di Berlusconi, le parole che ha pronunciato oggi potrebbero essere interpretate come un segnale di attenzione nei suoi confronti. E visto che le indiscrezioni parlano di un Cavaliere deluso dall’atteggiamento tenuto dal Quirinale in questo mese, il suo discorso di oggi potrebbe fargli cambiare idea. E magari renderlo più “colomba” nei confronti del governo Letta. Del resto, il capo dello Stato ha ammorbidito anche Daniela Santanchè, “sono felice che prenda atto della situazione che c’è”, ha commentato la pitonessa.

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