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Nuovo Centrodestra, chi attrae e chi respinge la calamita Alfano

Promuovere e guidare una grande aggregazione moderata in un orizzonte nazionale e comunitario ancorato alla famiglia popolare europea. E riassumere il meglio dell’esperienza del Popolo della libertà grazie a un partito federale, fondato sulla partecipazione democratica, alternativo alla fisionomia monocratica di Forza Italia. È la stella polare che guida l’Assemblea costituente del Nuovo Centro-destra.

ECCO CHI C’ERA ALL’ASSEMBLEA COSTITUENTE DEL NUOVO CENTRODESTRA. GUARDA LE FOTO DI PIZZI

LE ASPIRAZIONI DEL NUOVO CENTRODESTRA
Realtà che assume oggi la forma giuridica di partito, chiamato a eleggere presidente e assemblea nazionale e ad approvare uno statuto. Un progetto cui Angelino Alfano e le personalità che non aderirono alla nuova creatura politica di Silvio Berlusconi annettono valore strategico.

UN PANORAMA MAGMATICO
L’approdo dovrebbe essere un’aggregazione unitaria dei popolari, liberali, riformatori. Tuttavia i controversi rapporti con gli ex compagni di strada del PDL mantengono lontana la prospettiva caldeggiata anche da Formiche.net. E così gli interrogativi e le incognite sullo schieramento alternativo al Partito democratico di Matteo Renzi restano aperti. A rendere più nebuloso il panorama è poi l’irruzione del leader di Italia Unica Corrado Passera, interlocutore e competitore per le aspirazioni di leadership del capo del Viminale.

IL SILENZIO DEGLI ASSENTI
Ambizioni che trovano conferma nelle autorevoli presenze registrate al “battesimo laico” del Nuovo Centro-destra: rappresentanze dell’UMP francese, della CSU tedesca-bavarese, oltre al vice-presidente del Partito popolare europeo Mario David.

Autorevoli sono le delegazioni nazionali. La squadra del Nazareno è guidata da Luigi Zanda, l’UDC da Lorenzo Cesa, i Popolari per l’Italia da Mario Mauro, Fermare il declino da Michele Boldrin. Partecipano anche La Destra e il Partito socialista. Clamorose ed eloquenti le assenze: Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Lega Nord e soprattutto Forza Italia. Mancano tutti i potenziali partner di una rinnovata Casa delle libertà.

UN CANALE PRIVILEGIATO CON CISL E UIL
Mentre rimane evanescente l’orizzonte di una coalizione moderata, acquista contorni ben precisi la ricerca da parte di NCD di un’interlocuzione con gli interessi organizzati. Filosofia orientata a costruire una base sociale vincente. E illustrata punto per punto dall’ex responsabile del Welfare Maurizio Sacconi.

Ai corpi intermedi il presidente della Commissione Lavoro di Palazzo Madama propone un nuovo Statuto dei lavori che, mantenendo i principi comunitari, rinvii la determinazione del contratto, dell’orario e delle retribuzioni al negoziato territoriale e aziendale. Tesi che trova l’adesione del segretario della CISL Raffaele Bonanni, il quale apprezza il recupero di collaborazione delle componenti costitutive di un’impresa: “Bene essenziale nel quale si costruisce ricchezza e si può concepire una buona redistribuzione”.

Per questo motivo, precisa il leader sindacale, è necessario il ricorso a salari di produttività de-tassati e la definizione dello stipendio minimo per opera delle parti sociali. Più prudente Brunetto Boco, segretario generale della UIL turismo, commercio e servizi: “Un rapporto efficace nella ricerca e nei servizi per l’impiego è pensabile soltanto in presenza di un contratto di lavoro nazionale”.

SACCONI, LORENZIN, DE GIROLAMO. TUTTI LE FOTO DEI PROTAGONISTI DEL NUOVO CENTRODESTRA

L’ADESIONE DEI CETI PRODUTTIVI
Sacconi punta ad agganciare gli altri protagonisti del mondo lavorativo. E le risposte non tardano ad arrivare. Al progetto di ripulitura e semplificazione delle norme sulle attività professionali, il direttore generale di Confcommercio Francesco Rivolta replica così: “Tenete voi il timone, perché noi ci sentiremo più garantiti”.

Di fronte alla proposta di trasferire funzioni pubbliche agli ordini professionali per semplificare e snellire la vita delle persone, la presidente del Comitato nazionale dei professionisti Marina Calderone chiede un riconoscimento economico-fiscale del ceto medio intellettuale e dei lavoratori autonomi.

Davanti all’idea di promuovere l’apprendistato a partire dal 14° anno di età, il presidente di Confartigianato imprese Giorgio Merletti mette in rilievo il ritardo con cui lo strumento di formazione professionale realizza i propri effetti. E suggerisce di equipararne il valore legale al diploma scolastico. Rispetto alla promessa di sviluppare 24 ore su 24 i servizi di assistenza sanitaria primaria, il presidente della Federazione dei medici generalisti Giacomo Milillo esorta a rifiutare “la visione della cura come catena di montaggio insensibile verso valori, affetti, emozioni dei pazienti”.

Nei confronti dell’impegno per favorire la redditività delle imprese agricole valorizzando il Made in Italy e combattendo la contraffazione alimentare che costa 60 miliardi di euro ogni anno, il vice-presidente di Coldiretti Mauro Tonello rilancia il No agli organismi geneticamente modificati: “Produzione che privilegia la quantità generalizzata rispetto alla qualità, tesoro delle coltivazioni italiane”.

ORGOGLIO ALFANIANO
È con tale bagaglio di adesioni che un Angelino Alfano emozionato rivendica con fierezza di “non avere sbagliato scommessa, di aver compiuto una scelta coraggiosa, dolorosa, giusta per costruire in Italia una grande area di centro-destra riformatrice, moderata, liberale e popolare”. Prospettiva, rimarca l’ex segretario politico del PDL, più forte delle aggressioni, degli insulti, dei silenzi complici. “Perché giunti al bivio tra Italia e Forza Italia – grida tra gli applausi della platea – abbiamo scelto l’amore di patria”. Patriottismo che ispirò l’opzione favorevole al governo di larghe intese.

LO STATO D’ANIMO VERSO BERLUSCONI
Esperienza unica di responsabilità, ricorda il ministro dell’Interno, nella quale era stata avviata una riduzione delle tasse, accresciuto il prestigio internazionale dell’Italia, favorita l’ascesa del centro-destra in tutti i sondaggi. Fino alla rottura “irragionevole e suicida decisa da Silvio Berlusconi e dal suo entourage, proiettati verso una Forza Italia bis antitetica al partito creato nel 1994”. L’ex delfino non nutre rancore verso l’ex Cavaliere. Nei cui confronti torna a manifestare “l’affetto e la solidarietà per le difficili ore che sta vivendo”, sperando di rivederlo e ascoltarlo nella campagna elettorale per l’Assemblea di Strasburgo.

TUTTI I VOLTI DEL NUOVO CENTRODESTRA DI ALFANO

LE TAPPE FUTURE DEL GOVERNO
Ma non è più tempo di guardare al passato. Perché le sfide coinvolgono il governo di cui NCD è componente essenziale. Non è sufficiente aver evitato l’adozione di un’imposta patrimoniale, del prelievo sui BOT, di leggi contro la famiglia, di un allargamento della maggioranza a SEL e fuoriusciti Cinque Stelle. L’attenzione è tutta rivolta verso l’approvazione degli interventi fiscali, della riforma del lavoro, della revisione istituzionale “che punta a superare la confusione provocata dal nuovo Titolo V”. Scelte che a suo giudizio prefigurano una forte impronta culturale di centro-destra.

Filosofia arricchita dall’attenzione verso chi rimane indietro nelle dinamiche di un mercato che non può essere regolatore della vita associata. Per questa ragione, accanto a un grande piano anti-burocrazia finalizzato a liberare le energie produttive il Nuovo Centro-destra assicura che non vi saranno tagli al comparto sicurezza.

CHE CENTRODESTRA SARA’: DEMOCRATICO E CONSERVATORE
È per dare corpo a un progetto così ambizioso che è nato un movimento politico nuovo, “fondato su regole di democrazia interna, di partecipazione e legittimazione popolare dei vertici”. Un partito federale costruito sul rapporto intenso con il territorio grazie all’adesione di 4mila amministratori locali e oltre 400 primi cittadini. Una forza, evidenzia il capo del Viminale, edificata sui meriti di chi è in grado di ascoltare, sostenere, valorizzare le comunità conquistando il maggior numero di voti.

Una realtà fondata su “valori scolpiti nella roccia”. La salvaguardia della vita dal grembo materno alla morte naturale e che nessun Parlamento né la Corte costituzionale possono togliere. La centralità della persona come fattore fondante della società titolare nella propria unicità di diritti naturali preesistenti allo Stato. La difesa a ogni costo della famiglia naturale composta da uomo e donna con il progetto di fare figli, da difendere nella sua rilevanza sociale, economica, educativa: “Il che non ostacola un intervento sul Codice civile per assicurare la tutela e la continuità patrimoniale delle coppie non sposate”.

IL PERCORSO IN SALITA

Nella condivisione di tali principi NCD ha promosso la lista unica con l’Unione di centro in vista del voto europeo di fine maggio, “primo passo verso una più vasta aggregazione popolare”. Per la quale, a partire dall’unificazione dei gruppi parlamentari, l’obiettivo è coinvolgere la più ampia platea di forze alternative al PD. Un’iniziativa, osserva Alfano, tanto più vitale pensando a una Forza Italia che con il suo oltranzismo ha smesso di essere calamita per il centro-destra.

UN’ANIMA ALL’EUROPA
Ma l’impegno per riattivare la speranza nei cittadini italiani deve inserirsi nello scenario europeo. Rendendo omaggio ad Alcide De Gasperi, statista visionario tra i padri fondatori del processo di unificazione, il leader di NCD rileva come alla costruzione di una moneta comune non abbia corrisposto la creazione di un popolo europeo. L’UE, in altre parole, “è bella senz’anima”.

Per riconquistarla, è convinto il capo del Viminale, deve superare un’organizzazione di burocrati non eletti dal popolo, realizzare una politica attiva per lo sviluppo, governare il flusso epocale di migranti: “Fenomeno che non può essere affrontato nella logica dell’emergenza nazionale né con gli errori demagogici e cinici della Lega Nord”. Perché il Mar Mediterraneo è una frontiera europea, e va protetto con un’assunzione di responsabilità da parte di tutti gli Stati membri.

CHI APPLAUDE ALFANO, LEADER DEL NUOVO CENTRODESTRA. LE FOTO

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