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Europa, America e Russia bisticciano sulle elezioni nell’est Ucraina

Est Ucraina, i separatisti al voto per eleggere presidente e parlamento in uno scrutinio appoggiato da Mosca ma avversato da Ue e Usa. L’attuale autoproclamato premier Zakharchenko gode dell’81,37% dei voti secondo gli exit poll ma Kiev apre un’inchiesta.

AL VOTO
Il presidente ucraino Petro Poroshenko ha definito “una farsa” il voto. Ma sta di fatto che Alexander Zakharchenko ha conquistato l’81% dei voti, peggiorando la situazione di stallo tra la Russia e l’Occidente che pur aveva registrato un piccolo passo avanti dopo l’accordo sul gas sull’asse Bruxelles-Mosca-Kiev. Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno denunciato come illegittime le urne, la Russia invece ha detto che avrebbe riconosciuto il risultato, approfondendo una crisi che ha avuto inizio con il rovesciamento popolare di un presidente appoggiato da Mosca nel mese di febbraio.

SCONTRO
L’Unione europea boccia le urne, definendole “un nuovo ostacolo sul sentiero verso la pace in Ucraina. Il voto è illegale e illegittimo e l’Unione europea non lo riconoscerà”, ha osservato in una nota ufficiale l’alta rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea, Federica Mogherini. Secondo l’Ue e gli Usa il voto che è una sfida al governo di Kiev e all’occidente, ma Mosca non la pensa così. Il ministero degli Esteri russo ritiene che le elezioni dei ribelli siano valide e che occorra rispettare “la volontà espressa dai cittadini del sud-est” sottolineando l’alta affluenza alle urne. Ma Kiev non è intenzionata a disfarsi così a cuor leggero di una ulteriore porzione di territorio dopo l’annessione della Crimea da parte di Mosca a marzo.

QUI POROSHENKO
Ha detto che il voto è stato “una farsa, condotta sotto carri armati e mitragliatrici. Spero che la Russia non riconosca le cosiddette elezioni, perché sono una chiara violazione del protocollo 5 degli accordi di Minsk, firmati anche dal rappresentante della Russia”, ha detto, riferendosi all’accordo di pace internazionale destinato a silenziare gli scontri tra separatisti e truppe ucraine.

QUI DONETSK
Durante le votazioni, come riportato dalla Reuters, i cittadini hanno portato ai seggi elettorali camion carichi di verdure che sono state vendute per pochi centesimi agli elettori in fila. I ribelli hanno detto che detonazioni sono state sentite in un quartiere a nord di Donetsk durante la votazione. Secondo un militare ucraino tre dei suoi soldati sarebbero stati uccisi nelle ultime 24 ore, due dei quali in un’esplosione in un punto di controllo vicino alla città di Mariupol, sotto il comando ucraino.

OSSERVATORI
Dei quasi 70 osservatori stranieri iscritti a monitorare le elezioni la delegazione più cospicua è arrivata da Russia, Abkhazia e Ossezia del Sud. Presente anche uno scrittore americano di origine serba Srdzha Trifkovic, noto per le sue posizioni nazionaliste accanto ad osservatori provenienti dagli Stati Uniti.

CHI E’ ZAKHRACHENKO
Ha incentrato i propri comizi su Donetsk e sulla certezza di vincere con il partito Donetsk Repubblica Popolare. Usando un linguaggio colorito e un accento locale robusto, il 38enne ha più volte messo a confronto i giacimenti di carbone della regione con le riserve di petrolio degli Emirati Arabi Uniti, promettendo ai pensionati una borsa di studio che permetterà loro di fare un safari in Australia.

twitter@FDepalo

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