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Samantha Cristoforetti, ecco il primo volo di un’italiana nello spazio

Parte oggi la missione della prima astronauta italiana a bordo della stazione spaziale internazionale Iss. Samantha Cristoforetti (la settima per l’Italia in generale ad andare nello Spazio) si prepara a sei mesi nello spazio dove si confronterà con circa 200 esperimenti per quella che è la seconda più lunga missione dell’Agenzia spaziale italiana. Info, curiosità e progetti sull’astronauta.

CHI E’

Capitano dell’Aeronautica Militare Italiana, ha accumulato oltre 500 ore di volo su sei tipi di aerei militari: SF-260, T-37, T-38, MB-339A, MB-339CD e AM-X. Dopo tre anni di lunghissimi allenamenti, anche con voli parabolici in condizioni di microgravità, indispensabili alla preparazione dell’ambiente che troverà sulla Iss, Cristoforetti è pronta a viaggiare ad una distanza di 400 chilometri dal nostro pianeta. Classe ’77, pilota dell’Aeronautica militare ed astronauta Esa, si è laureata alla Technische Universität di Monaco di Baviera, con una laurea in Ingegneria meccanica con specializzazione in Propulsione aerospaziale e strutture leggere. Nel 2009 le attenzioni dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) l’hanno portata alla formazione di base per i cosmonauti. E’del 2012 la decisione di affidarle la missione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Ecco la fotogallery

FORMAZIONE

Si è formata frequentando l’Ecole Nationale Supérieure de l’Aéronautique et de l’Espace di Tolosa, l’Università Mendeleev delle Tecnologie Chimiche a Mosca, l’Accademia dell’Aeronautica Militare Italiana, l’Università di Napoli Federico II, per poi passare alla Air Force Academy italiana a Pozzuoli. E’ stata leader di classe vincendo la Spada d’Onore per il miglior rendimento scolastico. In seguito è stata alla Sheppard Air Force Base in Texas e, dopo aver completato il Joint Jet Pilot Training Euro-NATO, è diventata un pilota di caccia, assegnata al 132° gruppo cacciabombardieri, 51mo Reggimento Aviazione Bomber, con sede a Istrana.

Ecco il video

COSA FARA’

Partenza dal Kazakistan, presso il cosmodromo di Baikonur, alle 22.01 ora italiana grazie alla capsula Soyuz (diretta della partenza sul sito Asi.tv). Dopo sei ore raggiungerà la Iss, a una velocità di 28mila chilometri orari. Assieme a lei il cosmonauta Anton Shkaplerov e l’astronauta Terry Virts.  Dopo quella di Luca Parmitano, sarà la seconda missione in cui sarà impegnata direttamente l’Agenzia spaziale italiana. Il laboratorio preposto agli esperimenti si occuperà di diversi ambiti, dalla fisiologia umana, alle scienze della vita alle dimostrazioni tecnologiche. Passando anche per le attività di manutenzione e riconfigurazione dei moduli all’interno della stazione.

COME

All’interno dell’attività svolta sulla stazione, spazio anche per esperimenti ideati dall’Asi negli ambiti della tecnologia e della fisiologia. Come la macchinetta per l’espresso installata per studiare le diverse reazioni dei fluidi ad alta pressione e in assenza di gravità; o la stampante 3d, appena installata con l’obiettivo di offrire un supporto logistico alle missioni, al fine di renderle più indipendenti. Anche la fisiologia sarà attenzionata da esperimenti ad hoc. E’il caso di Slink, programma ideato per studiare i meccanismi di esecuzione del movimento indotti dalla microgravità o dal protocollo Orthostatic Tolerance. Lo scopo è identificare le contromisure da adottare contro i disturbi alla postura, con l’aiuto di una serie di strutture già presenti a bordo.

 AGENDA

Cytospace è il nome dell’esperimento che intende valutare a livello cellulare se le modifiche strutturali dettate dalla gravità inducono cambiamenti nel profilo di espressione genica. Altro banco di prova Drain Brain, per monitorare il ritorno venoso sempre in assenza di microgravità. Una contingenza che, come è noto, produce la perdita di massa ossea e muscolare. E’ la ragione per cui gli astronauti verranno monitorati costantemente e sottoposti ad una serie di screening come l’acquisizione di campioni di urina e saliva, per controllare quei marcatori che rappresentano degli indicatori. Infine Wearable monitoring che sarà realizzato con una maglia sensorizzata: verranno registrati temperatura, elettrocardiogramma e respiro per il monitoraggio del sonno per valutarne gli impatti in regime di microgravità.

INTERAZIONE

Samantha da dodici mesi tiene regolarmente un diario di bordo e una sezione dedicata, per interagire non solo con gli appassionati di spazio ma anche con semplici curiosi. Interessati a domande banali ma relative alla vita quotidiana nello spazio, come la gestione del cambio della biancheria, la risoluzione dei bisogni corporali, visto che possono esserci anche 11 ore di scarto tra pre lancio, volo e controlli all’arrivo. Samantha trascorre il tempo libero fra escursioni, immersioni, yoga, leggere e viaggiare. Le sue passioni sono la nutrizione e la lingua cinese. E’in diretto contatto con gli appassionati di spazio su Twitter con il suo profilo @AstroSamantha.

twitter@FDepalo

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