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Come si uccide l’industria italiana. Il caso Ilva

Riva, primo gruppo siderurgico del Paese, ha comunicato con una nota la cessazione di tutte le attività italiane.
Una scelta obbligata secondo l’azienda, costretta ad ottemperare a un provvedimento imposto dalla Procura che ne ha disposto il blocco delle attività bancarie, impedendo il normale ciclo di pagamenti aziendali.
Una situazione che Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, ritiene diretta conseguenza di un “accanimento giudiziario senza precedenti” e che l’imprenditore Riccardo Illy attribuisce a un “fallimento della politica“.
La priorità per il momento rimane quella di garantire la ripresa del ciclo produttivo, sia per salvaguardare i lavoratori sia per garantire all’industria italiana un approvigionamento d’acciaio a costi competitivi.

E mentre il gruppo ribadisce il proprio “massimo impegno a collaborare” con tutte le Istituzioni per ricercare le “migliori soluzioni” al problema, la battaglia nei tribunali prosegue.

Ecco le ultime vicende del gruppo Riva Acciaio raccontate e commentate negli approfondimenti di Formiche.net.

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Ilva e Riva, come evitare il disastro totale per l’acciaio italiano di Federico Pirro

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Berlusconi e Ilva, quando la politica pensa al passato dal blog di Romano Perissinotto

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