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Tosi e Meloni attapirati dopo il video di Berlusconi. Parla Cruciani

Giuseppe Cruciani

“A Berlusconi non c’è alternativa, ce lo vedete Tosi che va a fare un comizio a Napoli?”, ragiona a freddo Giuseppe Cruciani, uno dei nuovi volti della stagione autunnale 2013 di Rete 4 che continuerà a essere pungente ne La Zanzara su Radio24. Cruciani in una conversazione con Formiche.net analizza il videomessaggio di ieri e le prospettive future dell’ex Pdl bocciando il ticket Meloni-Tosi.

E’ stato l’ultimo ruggito di un vecchio leone?
Bisogna sempre distinguere tra gli addetti ai lavori e i cittadini fruitori. Per i primi il videomessaggio potrebbe sembrare una cosa trita e ritrita, con lo stesso abito, i medesimi discorsi sulla giustizia, la sinistra, le tasse, individuandoci tutte le contraddizioni del mondo come ciò che non è stato realizzato quando era al governo. Ma se ci si limitasse a considerazioni simili allora non si terrebbe conto del consenso degli italiani.

La gente lo ha apprezzato?
Evidentemente, proprio in virtù del fatto che spesso ha avuto ragione lui dal punto di vista del consenso, messaggi come quello di ieri infarciti di frasi come “io sono innocente”, o “potrebbe accadere anche a voi”, fanno parte di quei trucchi del mestiere che in passato hanno portato risultati.

Quindi il messaggio funziona ancora?
Io sarei molto attento nel dire che il messaggio è vecchio e che Berlusconi è superato in quanto direbbe le stesse cose. Dal momento che fino a ieri messaggi come questo hanno prodotto consenso attirando una parte dell’elettorato, sempre di meno in verità, allora sarei prudente nel definirlo un messaggio che sa di antico.

Quanto sarebbe servito invece rovesciare il tavolo, sorridere e non fare la vittima?
Non so, perché in questo momento prevale l’uomo angosciato, provato e che si sente braccato per cui difficilmente avrebbe potuto fare diversamente. É stato un elemento di battaglia che lui sente di dover esplicitare. Che poi questi passaggi interessino o meno ai cittadini comuni, sono comunque elementi significativi.

Ma nell’Italia di oggi l’enfasi della promessa liberale ha ancora credito?
Appare anacronistico rispetto al dire “avrei voluto fare questo, ma me lo hanno impedito”. Anche se in teoria ha avuto tutte le possibilità per farlo. Ma ciò che risulta anacronistico a noi addetti ai lavori non potrebbe esserlo per gli altri. Occorre sempre distinguere i due piani. Certamente non c’è niente di nuovo in questa situazione, però dall’altra parte della barricata politica non c’è ancora qualcuno, penso a Renzi, capace di parlare alla pancia del Paese, senza quella capacità mediatica di presa sulla gente offrendo un sogno. Anche se sarebbe un sogno superato, se vogliamo contraddittorio, ma al di là delle responsabilità sul passato, la gente comunque si aspetta qualcuno capace di dare dei messaggi sulle cose concrete, come la riduzione delle tasse.

Quindi mancando l’alternativa, Berlusconi avrà ancora appeal?
Beh, se così come sono adesso le cose a sinistra non hanno trovato un’alternativa, allora una parte (seppur sempre più piccola) dell’elettorato continuerà a fidarsi del Cavaliere. Ed è questo che lo tiene a galla alla fine.

Che tipo di leader esce da videomessaggio dunque?
Non è stato un Berlusconi diverso, ha deciso di ignorare il governo, facendo un discorso che poteva benissimo andar bene per un comizio elettorale.

Ma il remake di Forza Italia funzionerà?
É stata una mossa logica, certamente non sono degli sprovveduti, avranno fatto i loro calcoli interpellando sondaggisti. La partita piuttosto si gioca su chi resta al governo e chi invece guiderà il partito. Si tratta però pur sempre di elementi che potranno essere giudicati solo una volta che si andrà al voto. Forza Italia come marchio ha funzionato nella politica italiana, trovarne un altro nuovo è complicato. Sostanzialmente credo che non cambierà poi molto dal punto di vista dei numeri.

Accanto al dilemma Marina sì Marina no, con Giorgia Meloni aspirante leader a destra, crede che il futuro ex Pdl parlerà donna?
Conosco bene Giorgia, la stimo ma non credo sia in grado di competere per una leadership nazionale, non ha il consenso e non credo lo avrà. Non mi sembra sia attrezzata per fare il futuro premier. Marina Berlusconi ha solo il nome, ricordo sporadiche interviste. Il padre è tutta un’altra cosa, è uno che viene da zero: gli altri hanno avuto tutto dalla vita e già pronto. É sufficiente vederli per capire che sono due storie diverse.

Berlusconi non ha alternative?
No. Ci sono vari tentativi, come Tosi e Meloni, ma ce lo vedete il sindaco di Verona che va a fare un comizio nazionale a Napoli?

twitter@FDepalo

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