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Chi boccia e chi promuove il taglio degli F-35

Il governo vorrebbe tagliare il numero degli F-35 opzionati dall’Italia, portandoli dai 90 attuali (in principio erano 120) a 45.

La scelta, però, non gode dell’unanimità della maggioranza. La spaccatura principale è proprio nel partito del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che si divide in due gruppi ben distinti.

Apertamente contrari al velivolo sono alcuni parlamentari democratici come Gian Piero Scanu e Carlo Galli, che hanno scritto un documento in cui si propone di dimezzare il budget italiano destinato programma Jsf, sostenendo la bontà dell’Eurofighter, il velivolo europeo alla cui realizzazione partecipa Alenia e che recentemente ha registrato un investimento di 200 milioni per il cambio del radar (i due mezzi, però, come spiegato dal generale Vincenzo Camporini, non sono paragonabili fra loro). Il documento definitivo (che passerà da una discussione nel partito) sarà portato in Commissione Difesa alla Camera il prossimo 7 maggio.

C’è infine un gruppo di sostenitori del programma F-35, tra i quali si può annoverare il senatore Nicola Latorre, presidente della Commissione Difesa di Palazzo Madama, che individua nel velivolo di Lockheed Martin, in cui sono coinvolte diverse aziende italiane, il modo migliore per sostituire nei prossimi anni i vecchi aerei italiani quasi obsoleti.

A vedere di buon occhio la scelta dell’aereo (e i ritorni industriali da esso portati, sintetizzati in un report di PricewaterhouseCoopers), sono anche il ministro Roberta Pinotti e il sottosegretario Domenico Rossi, che vorrebbero ancorarlo a uno strumento di programmazione come il Libro Bianco della Difesa. Contrario, visti i tempi di magra, Filippo Berselli, esponente di un partito al governo come il Nuovo Centrodestra. Mentre dall’opposizione è giunta la presa di posizione netta dell’ex ministro della Difesa, Antonio Martino (Forza Italia).

Ad esprimere però un auspicio “chiarificatore” è stato il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che durante i festeggiamenti per il 25 Aprile pur non citando mai il velivolo, ha detto: “Soddisfare le esigenze di rigore e di crescente produttività nella spesa per la difesa senza indulgere a decisioni sommarie che possono riflettere incomprensioni di fondo e persino anacronistiche diffidenze verso lo strumento militare, vecchie e nuove pulsioni antimilitariste”.

Ecco alcuni degli approfondimenti recenti dedicati da Formiche.net al dossier F-35:

Perché è folle tagliare gli F-35 di Antonio Martino

F-35, con i tagli non si aumenta la difesa. Parla il sottosegretario alla Difesa, Domenico Rossi, intervistato da Michele Pierri

Così Gianni De Michelis promuove la politica estera di Renzi e Mogherini, ma sugli F-35… di Edoardo Petti

Difesa, ecco perché bisogna tagliare con cautela. Parla Berselli (Ncd) sentito da Michele Pierri

F-35, perché i tagli italiani contrastano con i numeri internazionali di Michele Pierri

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